Vitaliano TrevisanTrilogia di ThomasTorino, Einaudi, 2024 A me, Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960 – Crespadoro, 2022, scrittore, attore e regista teatrale), fa paura.Mi spaventano le sue piretiche pagine [...] che sapranno sempre dell’umido di una stanza di salami che «sembra fatta apposta per impiccarcisi» (V. Trevisan, I quindicimila passi, Einaudi, 2002). Mi fa paura la sua sintassi che accorda «l’impressione di ascoltare l’autore in carne e ossa» (L. ...
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Ovunque sei, se ascolterai, accanto a te mi troverai. Vedrai lo sguardo che per me parlò e la mia mano che la tua cercò(Il nostro concerto, Umberto Bindi, 1960) Nella cosiddetta “scuola genovese dei cantautori”, a cavallo tra fine anni ’50 e la prima decade dei ’60 del Novecento, storici della canzone, giornalisti e biografi hanno fatto entrare e uscire parecchia gente. Basti pensare ai Quattro amici ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] . La fama di Dante giunge al culmine nel Cinquecento e il segno più concreto è tuttora visibile nella Stanza della Segnatura affrescata da Raffaello in Vaticano. Sulle pareti che rappresentano la manifestazione terrena della Filosofia, della Teologia ...
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Più adattamento che traduzione, Il Padrino (The Godfather, 1972) rovescia il vieto dogma della superiorità letteraria indagando il complesso intreccio tra racconto e medium filmico. Vi è, nell’opera di [...] per una rischiosa e repentina inversione a U: «Nice work, Lou» > «Accussì se la pigghiano in culo».Fabrizio chiama i soldati di stanza in Sicilia «G.I.», ma l’acronimo militare è reso con il termine più partenopeo «paisà».Infine, sono menzionati due ...
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L’amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po’ di tenerezza(La canzone dell’amore perduto, Fabrizio De André, 1966) Anche chi non conosce il linguaggio dei fiori o il simbolismo legato alle singole specie floreali, avverte comuque in questa canzone, una delle più belle e più amate di Fabrizio De André, la differenza in amore tra le rose e le viole. L’amore ...
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Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] città di Torino: dalla Mole a via Po, da piazza Vittorio a Porta Nuova e all’Hotel Roma, fino alla porta della stanza in cui lo scrittore pose fine ai suoi giorni. Per lo spettatore italiano è un’occasione insolita di sentire la celebre frase «non ...
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Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] luna’, in senso concessivo rispetto alla predominante oscurità: una nipote, vestita da sposa, saluta la zia inferma nell’oscurità della stanza). Non si dimentichi il λαμπρός citato da Leopardi in Zib. 24 giugno 1820, 133, tratto da Luciano, Πατρίδος ...
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Barbara CarleVestigia. Poesie in italiano e in ingleseScauri (LT), Armando Caramanica Editore, 2023 Barbara Carle («poeta, traduttore, critico e professoressa emerita d’italianistica alla California State [...] incontra / l’attimo che si incurva all’infinito».«Chiudi gli occhi.» – ci invita ed esorta l’autrice – «Entra nella stanza / di Livia. Il tempo si ferma. / […] / Si attorniano intorno a te quattro / pareti dipinte millenni fa. / Immergiti piano nella ...
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Ogni volta che incontro, in maniera più o meno casuale, la parola prigione, la mente mi restituisce un’immagine che si è costruita nel tempo, conseguenza dei tanti libri letti e mai dimenticati – tra gli [...] di Montecristo di Alexandre Dumas, Shantaram di Gregory David Roberts – e che corrisponde sempre a questa descrizione: una stanza molto stretta delimitata da mura scurissime, un letto in ferro battuto accostato alla parete, un secchio nell’angolo e ...
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Nelle serie poliziesche ci sono alcuni aspetti che, a pensarci bene, non si spiegano facilmente: occorre ragionare un po’ per capire i motivi che sono alla base di certi comportamenti dei personaggi. La [...] realmente di entrarvi, per fare una denuncia o altro, alcune stanze aperte sui corridoi o anche uno stanzone diviso da vetrate molte redazioni dei giornali. Ma pensa di trovare qualche stanza occupata e qualcuna vuota (non si tratta di un ministero ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...
STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...