Barbara FrandinoTremi chi è innocenteTorino, Einaudi, 2025 Una famiglia che esplode. Basterebbe questa immagine – o le altre, potentissime, che Barbara Frandino inserisce con maestria all’interno del suo [...] guardarmi, mi augura la buonanotte e mi accarezza la stoffa dei pantaloni, non si accorge di niente. Poi mi sposto nell'altra stanza e mi preparo a morire. (Frandino: 5)Un uomo muore e una famiglia si sfalda. A raccontare quel disfacimento, ad alzare ...
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Ed io, io non ho mai capito niente, visto che oramai non me lo levo dalla mente. Che lei, lei era un piccolo grande amore, solo un piccolo grande amore, niente più di questo, niente più ...(Questo piccolo grande amore, Claudio Baglioni, 1972) «Quella sua maglietta fina, tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto» è diventata probabilmente la maglietta più famosa della canzone italiana. «E quell’aria ...
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C’è gente che avuto mille cose, tutto il bene, tutto il male del mondo. Io ho avuto solo te e non ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove avventure ...(Io che amo solo te, Sergio Endrigo, 1962) Il repertorio di Sergio Endrigo (1933-2005) è uno scrigno di grandi e ariose melodie (Canzone per te, Lontano dagli occhi, Era d'estate, Aria di neve, Adesso sì, Vecchia balera, La brava gente, Te lo leggo ...
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Forse un giorno scopriremo che non ci siamo mai perduti e che tutta questa tristezza, in realtà, non è mai esistita...(I migliori anni della nostra vita, Renato Zero, 1994) Permettetemi un’eccezione alle caratteristiche di questa carrellata settimanale di canzoni. Per tre ragioni: fuoriesce (di poco) dai limiti degli anni 1950-1990 che mi sono dato; non è opera di un vero cantautore: il suo interprete ...
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Affermare che l’odio è un sentimento e provare a dimostrare il senso dell’affermazione è compito semplice e rapidamente eseguibile: la maggior parte dei lessicografi, di fatto, ci conforta con limpide [...] si è afflosciato, la noia gli traspare dagli occhi, vi si è radicata come una malattia. Egli va su e giù per la stanza, poi si sdraia e guarda il soffitto; prende un libro dallo scaffale, ne scorre con gli occhi alcune righe, sbadiglia e comincia a ...
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Nella linguistica storica si parla di sostrato (la lingua che si parlava un tempo in una certa zona e che ha influenzato quella odierna), di superstrato (una lingua che in alcuni particolari grammaticali [...] ) di una tribù in viaggio’ sono diffusi in gran parte della Penisola; lo stesso vale per sala dal longobardo hala ‘stanza’ come in italiano, ma poi ‘abitazione, casato, fattoria’, dal Piemonte (dove si è mantenuta anche come Ala, di Stura-To ...
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«Ma ad un tratto tutto dentro di me si spense» – scrive Giorgia al principio di quest’anno scolastico lasciandomi in cuore un brivido e nella testa un interrogativo sempre più forte: come può una ragazza [...] …» – e se il tempo, il loro, mi chiedo, si fosse compresso? Se l’esperienza della opportuna clausura, della prigionia della stanza e delle bare in televisione avesse viziato, avesse cambiato il petto e l’orologio di questi ragazzi? Se un fatto così ...
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Mi permetto di suggerire l’inserimento di un nuovo verbo nel vostro dizionario: “gorare”. Si tratta di un termine che ha preso piede tra i giovani, in particolare sui social e nelle conversazioni informali. [...] che ormai da qualche tempo facciamo rispondendo ai “cercatori di parole nuove” che le parole nuove le cercano, sì, ma nella stanza del proprio cervello e non fuori, nel mondo (o le cercano nel mondo ma forse, come in questo caso, il mondo ...
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Quando tu sei vicino a me, questo soffitto viola, no, non esiste più, io vedo il cielo sopra noi che restiamo qui(Il cielo in una stanza, Gino Paoli, 1960) Era il 1971, quando nella redazione di «Ciao [...] di Mina, la canzone fu accolta dal pubblico che si fece poche domande sui protagonisti del testo e trascinò quel cielo da una stanza qualsiasi di Genova alla testa della Hit Parade, tra i primi 10 dall’estate 1960 fino agli inizi del 1961, numero uno ...
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Un fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie di attacco della stanzaGiacomo DoardoUn fenomeno sintattico-intonativo nelle canzoni di Petrarca (e di Dante). Tipologie [...] di moduli che iniziano con un vocativo o con un’interiezione.Ma se si punta il riflettore ai soli incipit delle stanze si registrano alcune variazioni rispetto ai tipi citati: la più evidente è la riduzione dell’attacco periodale in reggente (dal 59 ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...
STANZA (fr. chambre; sp. cuarto; ted. Zimmer; ingl. room)
Bruno Maria Apollonj
Architettura. - Stanza è ogni ambiente definito della casa d'abitazione nel quale, in base a determinati criterî igienici, sia possibile la permanenza e la vita...
STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi...