La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] . L’esperienza di Meiningen fu tenuta presente da A. Antoine in Francia, dalla Freie Bühne a Berlino, da K.S. Stanislavskij in Russia. Il primo fondò a Parigi il Théâtre Libre, ispirandosi al naturalismo imperante: gli attori, al contrario dei loro ...
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Tschechowa, Olga (nata Olga von Knipper)
Francesco Costa
Attrice cinematografica tedesca, nata ad Aleksandropol′ (od. Kumayri, Armenia) il 26 aprile 1897, da padre tedesco e madre di origini austro-irlandesi, [...] . Dopo aver studiato arte all'Accademia di San Pietroburgo, si dedicò al teatro frequentando la scuola di Konstantin S. Stanislavskij a Mosca. Esule a Berlino dopo la rivoluzione bolscevica, esordì nel cinema recitando in Schloss Vogelöd (1921; Il ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] L'evoluzione di questo gruppo che, prima di giungere a un metodo proprio era passato attraverso esperienze diverse, da Stanislavskij a Mejerchol'd, da Brecht ad Artaud, fu largamente influenzata dal lavoro psico-fisico di Grotowski e dalle tecniche ...
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Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento del cinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] Piscator nell'ambito della New School for Social Research e tenuto da S. Adler, seguace delle teorie di K.S. Stanislavskij. Nel 1944 debuttò in palcoscenico in una produzione del Dramatic Workshop, interpretando Gesù Cristo in Hannele di G. Hauptmann ...
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GIACHETTI, Fosco
Caterina Cerra
Nacque a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 (e non a Livorno nel 1904 come affermato nei Chi è? del 1940 e 1948), da Alessandro e da Margherita Giachetti, primo di tre [...] R. Ricci, grazie alla quale ebbe modo di farsi notare da Tatiana Pavlova. La regista e attrice russa, allieva di V. Stanislavskij, lo chiamò quindi a far parte della Compagnia d'arte, da lei fondata insieme con R. Cialente.
In quel periodo il teatro ...
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Petrov, Vladimir Michajlovič
Vivia Benini
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 22 luglio 1896 e morto a Mosca il 7 gennaio 1966. Deve la sua fama a due filoni molto [...] FEKS (Fabrika Ekscentričeskogo Aktëra, Fabbrica dell'attore eccentrico), diventò seguace attento e convinto del metodo Stanislavskij, alla cui applicazione sarebbe rimasto fedele anche in veste di regista cinematografico. Il suo tirocinio teatrale ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] al contrario propone all’attore di iniziare dalla concentrazione interiore per provocare poi spontaneamente l’espressione mimica e gestuale (Stanislavskij). Da rilevare che altre scuole (V.E. Mejerchol′d, A.J. Tairov) hanno negato la necessità di una ...
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VGIK
Vivia Benini
Sigla, acquisita nel 1934, del Vsesojuznyj Gosudarstvennyj Institut Kinematografij (Istituto statale di cinematografia dell'Unione Sovietica e oggi della Federazione Russa), fondato [...] VGIK, negli anni Venti, assistevano con interesse i grandi registi teatrali del ventennio prerivoluzionario, Konstantin S. Stanislavskij, Vsevolod E. Mejerchol′d e, attento osservatore e promotore, Anatolij V. Lunačarskij, commissario del popolo all ...
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Nielsen, Asta (propr. Asta Sophie Amalie)
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica e teatrale danese, nata a Vesterbro (Copenaghen) l'11 settembre 1881 e morta ivi il 24 maggio 1972. Con la sua bellezza [...] aveva sposato Grigori Chmara, un attore del Moskovskij Chudožestvennyj Teatr (Teatro d'arte di Mosca) di Konstantin S. Stanislavskij, in tournée a Berlino nel 1921. Di quest'epoca restano memorabili le figure di prostitute interpretate in Die ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] si estendesse alla scrittura del film.
Questa identificazione sembra tuttavia venir meno non appena si considerano gli sviluppi del metodo di Stanislavskij nel t. del corpo di Jerzy Grotowski o di Barba, e non appena, nel cinema, ci si allontana dal ...
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