SCENOGRAFIA
Valerio MARIANI
Virgilio MARCHI
r.
. Il termine trova la sua giustificazione nel disegno in prospettiva d'una architettura: viene, infatti, dall'antichità e dal Rinascimento usato come [...] nel movimento realistico francese. Lo ritroviamo a Mosca con Meierhold e Dantčenko a gettare le basi di quel "teatro d'arte". Per Stanislavskij il realismo non è bandito dalla scena ma è ridotto a una sintesi la quale racchiude in sé l'essenza dei ...
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TRENËV, Konstantin Andreevič
Anjuta MAVER
Scrittore e drammaturgo russo, nato a Baškeevka (Char′kov) il 2 giugno 1878 e morto a Mosca il 19 maggio 1945. Sebbene di origine contadina - suo padre era [...] anche Saltykov- Ščedrin. Il suo primo dramma, intitolato Pugačëvščina (L'epoca di Pugačëv", 1924), fu messo in scena da Stanislavskij al Teatro d'Arte, ma è soprattutto il secondo, Ljubov′ Jarovaja (1926; seconda redazione del 1936) - messo in scena ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Diretto interlocutore del drammaturgo è da sempre l’attore. Definitosi come figura [...] stesso attore. Al tempo di cui sto parlando, ammiravo inconsciamente il grande attore e cercavo di imitarlo esteriormente.
K. Stanislavskij, La mia vita nell’arte, trad. it. di M. Borsellino Di Lorenzo, Torino, Einaudi, 1963
Ancora una volta Adelaide ...
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Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento del cinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] Piscator nell'ambito della New School for Social Research e tenuto da S. Adler, seguace delle teorie di K.S. Stanislavskij. Nel 1944 debuttò in palcoscenico in una produzione del Dramatic Workshop, interpretando Gesù Cristo in Hannele di G. Hauptmann ...
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GIACHETTI, Fosco
Caterina Cerra
Nacque a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 (e non a Livorno nel 1904 come affermato nei Chi è? del 1940 e 1948), da Alessandro e da Margherita Giachetti, primo di tre [...] R. Ricci, grazie alla quale ebbe modo di farsi notare da Tatiana Pavlova. La regista e attrice russa, allieva di V. Stanislavskij, lo chiamò quindi a far parte della Compagnia d'arte, da lei fondata insieme con R. Cialente.
In quel periodo il teatro ...
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HERMANIS, Alvis
Rodolfo Sacchettini
Regista teatrale, attore, drammaturgo e scenografo lettone, nato a Riga il 27 aprile 1965. Si è formato come attore presso il dipartimento di teatro del Conservatorio [...] , e in orrendi gabinetti pubblici degli anni Settanta. Lo stile di H., raggiungendo un equilibrio originale tra Konstantin S. Stanislavskij e Bertolt Brecht, si concretizza nella costruzione di scene che mirano a essere il più possibile esatte e ...
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Petrov, Vladimir Michajlovič
Vivia Benini
Regista e sceneggiatore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 22 luglio 1896 e morto a Mosca il 7 gennaio 1966. Deve la sua fama a due filoni molto [...] FEKS (Fabrika Ekscentričeskogo Aktëra, Fabbrica dell'attore eccentrico), diventò seguace attento e convinto del metodo Stanislavskij, alla cui applicazione sarebbe rimasto fedele anche in veste di regista cinematografico. Il suo tirocinio teatrale ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] al contrario propone all’attore di iniziare dalla concentrazione interiore per provocare poi spontaneamente l’espressione mimica e gestuale (Stanislavskij). Da rilevare che altre scuole (V.E. Mejerchol′d, A.J. Tairov) hanno negato la necessità di una ...
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Fantoccio di legno a figura intera e azionato da fili.
Durante il Medioevo si adoperavano m. nelle chiese, negli spettacoli sacri e nelle corti feudali. Si diffusero in Cina dopo la dinastia T’ang (618-907); [...] sono state le iniziative francesi, inglesi, russe, fra le quali quelle teoriche di M. Maeterlinck, G. Craig, K.S. Stanislavskij, G.B. Shaw, tendenti a valorizzare la m. come tipo-limite dell’arte interpretativa. Di grande rilievo il Teatro dei ...
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ZUCCHI, Virginia (Eurosia, Teresa)
di Concetta Lo Iacono
Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 100 (2020), 2023
Nacque a Parma il 10 febbraio 1849 in una famiglia modesta: il padre Vincenzo era [...] coltivavano soprattutto l’espressività della danza e non la mimica» (Kaškin 1896, p. 101).
Del talento di Virginia Zucchi fu testimone Stanislavskij (1963, p. 106), che l’osservò da vicino. Per lui era prima di tutto un’artista drammatica e poi una ...
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