BILLIA, Lorenzo Michelangelo
Francesco Traniello
Nato a Cuneo il 1º dic. 1860 da Giandomenico, farmacista, e da Marianna Fiacchetti, era nipote del consigliere di stato Michelangelo Tonello; al liceo [...] e comunicazioni scientifiche contenute negli Atti della R. Acc. dei Georgofili, Firenze 1934, p. 12; E. Flori,Il figliastro del Manzoni,Stefano Stampa, Varese-Milano 1939, II, pp. 211, 230, 239, 242, 252, 271, 295, 301, 304, 307, 325-329, 337, 348 s ...
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DORE, Giampietro
Vittorio De Marco
Nacque a Orune (Nuoro) il 4 maggio 1899. La famiglia si trasferì a Roma alla fine del 1913, quando il padre, Francesco, cattolico democratico, venne eletto deputato [...] Sicurezza, cat. G 1, b. 151: FUCI; G. Marcucci Fanello, Storia della FUCI, Roma 1971, ad Indicem; P. Murialdi, La stampa ital. del dopoguerra (1943-1972), Bari 1973, pp. 358, 486 ss.; G. B. Scaglia, Cinquant'anni delle edizioni Studium, in Studium ...
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Figlio (Stoccolma 1746 - ivi 1792) del principe ereditario, poi re, Adolfo Federico, salì al trono nel 1771. Con il colpo di stato del 1772 esautorò il regime dei partiti della cosiddetta era della libertà [...] di un'alleanza molto favorevole alla Svezia. Attuò diverse riforme, tra cui l'abolizione della tortura e l'istituzione della libertà di stampa, ma l'opposizione dei nobili non di sarmò; e durante un ballo in maschera G. cadde vittima di una congiura ...
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Uomo politico svedese (n. Svidja, Finlandia, 1756 - m. nello Schleswig 1813); avversario di re Gustavo III, esercitò grande influenza sul duca Carlo di Södermanland, fratello del re, e divenne, dopo l'assassinio [...] IV Adolfo, divenuto maggiorenne, lo licenziò. R., che aveva annunciato dapprima alcune riforme ed emanato (1792) una legge sulla stampa, perse ben presto la simpatia dei suoi partigiani, quando si oppose con decisione alle idee giacobine che avevano ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] struttura politica esige per sussistere le garanzie di libertà, per lo più precisate in libertà di opinione, di parola e stampa, di riunione e di voto. Qualunque sia la struttura politica nella quale si concretizza una democrazia, senza le libertà ...
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VALDÉS, Alfonso de
Benedetto Nicolini
Uomo politico, teologo e pubblicista spagnolo, nato a Cuenca poco prima del 1500, morto a Vienna il 3 ottobre 1532. Autodidatta e letterato di grande finezza, entrò, [...] 1529-30 e in altri viaggi.
Oltre alla sua corrispondenza ufficiale e privata (ricca e notevole quella con Erasmo), lasciò a stampa una relazione sulla battaglia di Pavia (1525), il Latancio ovvero Diálogo de las cosas ocurridas en Roma (1527), che ...
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Libraio (Bisticci, Rignano sull'Arno, fine del 1422 o inizio del 1423 - Antella 1498). Di famiglia modesta, aprì a Firenze un'officina libraria che divenne assai nota: essa rifornì di nitidi anche se non [...] di V. fu il ritrovo del mondo letterario dal 1440 al 1480. Intorno a quest'ultima data, sia a causa dell'invenzione della stampa, sia per il declino del mecenatismo, V. cessò la sua attività e si ritirò nel suo podere dell'Antella. Qui scrisse le ...
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Uomo politico (Parigi 1766 - ivi 1832); di idee liberali, accettò la rivoluzione del 1789, nel 1792 fu a Londra come titolare della missione diplomatica francese (di fatto, in mano al Talleyrand) e nel [...] (1809), consigliere di stato (1810). Eletto deputato nel 1816, sedette alla estrema sinistra e partecipò fino al 1829 a tutte le battaglie del partito liberale francese. In particolare, difese la libertà di stampa dopo l'assassinio del duca di Berry. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] delle dirette indagini di Muratori, comprendendo in primo luogo manoscritti conservati all’Ambrosiana e all’Estense, più altri cronisti a stampa; mentre un secondo progetto, stilato dopo meno di un anno e vicino a quella che sarà la veste definitiva ...
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Uomo politico e storico (Parigi 1553 - ivi 1617). Scrisse una Historia sui temporis (1604) di notevole valore, ma è soprattutto noto come uno dei maggiori bibliofili dell'epoca. Aveva cominciato a raccogliere [...] (oltre 13.000) dall'erede di de T., Jacques Auguste (1609-1677). I manoscritti e gran parte dei libri a stampa furono poi acquistati (1679-80) dal marchese di Menars; in seguito passarono nelle raccolte dei Rohan (Armand-Gaston-Maximilien, 1674 ...
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stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...
stampare
v. tr. [dal germ. *stampjan (o dal francese *stampôn) «pestare»]. – 1. a. Riprodurre a stampa: s. un libro, un giornale o una rivista; s. (o tirare) in 5000 copie, in 50.000 copie; s. volantini, etichette commerciali, manifesti, biglietti...