Con cliché si intende, genericamente, un’espressione fissa divenuta banale a forza di essere ripetuta. Quest’accezione risalirebbe ai fratelli Goncourt che per primi, del termine comparso agli inizi del [...] con il significato di «placca metallica in rilievo a partire da cui si possono stampare un gran numero di esemplari di una composizione tipografica» (TLF, ad vocem), avrebbero registrato sia il senso figurato sia la connotazione peggiorativa (1890 ...
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Giordani, Pietro
Floriana Calitti
Scrittore, nato a Piacenza nel 1774 e morto a Parma nel 1848. Per G., il secolo aureo della prosa italiana è il più ‘puro’ Trecento: con qualche significativa eccezione [...] di merito sulla Collezione dei classici italiani della Società tipografica de’ classici italiani che, nel nome di una principale, per il peccato intollerabile della «scorrezione» di molte stampe. Le Opere di M. uscite nel 1804 venivano presentate dai ...
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Alessandro Campi
Il Principe, cinque secoli di un capolavoro
Pensato da Machiavelli come un manuale a uso del buon regnante 500 anni fa, fu a più riprese rimaneggiato, fino a essere pubblicato a stampa [...] Machiavelli appartiene al genere dei capolavori postumi. Fu infatti pubblicato a stampa nel 1532, 5 anni dopo la morte del suo autore, dalla ristampa anastatica (un piccolo capolavoro d’arte tipografica) di un codice del Principe fra i più ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] per ottenere speciali effetti espressivi:
(2) La disseminazione tipografica del grido, se colgo nel segno, vorrebbe allora essere al., Roma, Sossella, 2005, p. 270).
Nella stampa contemporanea sono sempre più diffusi ulteriori segni, che possono ...
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sintesi
sìntesi [Der. del lat. synthesis, dal gr. sy´nthesis "composizione", che è da syntíthemi "mettere insieme", comp. di sy´n "insieme" e títhemi "porre"] [LSF] In generale, termine, opposto ad analisi, [...] dei colori: nelle tecniche di riproduzione (fotografica, tipografica) dei colori, procedimento per cui ogni determinato colore colori sottrattivi primari, è usata nella fotografia a colori e nella stampa a colori. ◆ [ELT] [FME] S. da parole ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] metà del 15° sec. i modelli dei caratteri romano tondo e corsivo italico della stampa, rimanendo in uso anche nella produzione tipografica successiva.
P. ebraica
Dell’originaria scrittura ebraica, di tipo fenicio, rimangono testimonianze lapidarie ...
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La prima pagina di un libro, che segnala nome dell’autore, titolo, luogo e data di stampa, nome dell’editore; al centro porta talvolta la marca tipografica.
Un primo f. si ha nel Kalendario (1476) del [...] dalla metà del 16° sec. alla fine del 18°, per l’incisione in rame di disegni architettonici, araldici, allegorici, mitologici, idillici, finché G. B. Bodoni lo riconduce a semplicità tipografica, creando tipi perfetti. Anche oggi è prevalentemente ...
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Stampatore (Magonza 1400 circa - Parigi 1466). Finanziatore di Gutenberg, gli intentò poi un processo per farsi restituire le somme prestate e gli interessi (1455) costringendolo così a cedergli tutto [...] il materiale per la stampa a caratteri mobili e il segreto stesso dell'invenzione. La direzione tecnica della stamperia, attiva a 48 linee (1462), la prima opera che rechi la marca tipografica, il De officiis di Cicerone (1465), nel quale sono ...
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Michele Tagliabracci
Luca Persiutti, figlio di Orfeo e nipote abiatico di Giuliano, nasce a Fano attorno al 1546 e similmente al fratello Ercole adotta il cognome patronimico. L'appartenenza alla famiglia [...] cantore ... detto il principe della musica. Roma: dalla Societa Tipografica, 1828, v. 2, pp. 153, 160, 163-164 1962, pp. 11-29; James Mosley. Radici della scrittura moderna. [Roma]: Stampa alternativa/Graffiti, [2001], pp. 18-20, 23, 25, 42-43, 44 ...
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Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri.
Con riferimento a una comune filiazione divina, già nell’antichità si designarono come f. gli appartenenti [...] e teologiche, da diffondere tra il popolo (quindi anche in volgare); dopo l’invenzione della stampa, l’attività scrittoria fu trasformata in attività tipografica. Dopo la morte di Groote (1384), i f. adottarono la regola dei canonici agostiniani e ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...