ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] origini toscane del linguaggio di A., venne rettificata l'interpretazione dei Lanzi, che ne aveva parlato come di un allievodello Squarcione, mentre si avvalorò la sua ipotesi che A. fosse stato il maestro di Melozzo, ipotesi che si basa su affinità ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] 515) spiccano la decorazione dell'armadio delle reliquie nella sagrestia del Santo e un arbitrato assolto in collaborazione con Francesco Squarcione il 15 ott. 1433, relativo alla stima di un'ancona che Iacopo e Niccolò Mireto avevano dipinto per la ...
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DESIDERIO di Giovanni (Desiderio da Feltre)
Giuseppe Biasuz
Figlio del pittore e intagliatore Giovanni di Francia, o Francione, nacque probabilmente a Feltre (Belluno) tra il 1451 e il 1452.
Giovannidi [...] maestro sembrerebbe essere stato Dario di Giovanni (da Treviso), il bizzarro "pictor vagabundus", scolaro del padovano F. Squarcione. Secondo i modi del tempo, Dario attendeva a dipingere facciate di case e di palazzi, con tappezzerie inframmezzate ...
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GRILL, Pietro (Pietro Alamanno o Alemanno)
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Giovanni e originario di Göttweig in Austria, se ne ignora la data di nascita; fu attivo nelle Marche tra gli anni Ottanta [...] prima, quando datava il polittico di Massa Fermana - dopo un possibile comune tirocinio nella bottega padovana di F. Squarcione e forse un soggiorno in Dalmazia.
Infatti, proprio la S. Lucia di Montefortino mostra una chiara matrice squarcionesca ...
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COSIMO di Domenico di Bonaventura (Cosmè, Gusmè [del] Tura)
Creighton E. Gilbert
Il padre Domenico, "callegaro", era originario di Guarda nel Ferrarese dove suo padre, Bonaventura, era fattore (Righini, [...] negli anni per i quali mancano documenti a Ferrara (1453-55) e collocare così le sue origini artistiche nella cerchia di Squarcione, Mantegna, Donatello, ma d'altra parte questi artisti stavano a Padova e nel 1452 C. era già un pittore affermato. La ...
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LAZZARINI, Vittorio
Andrea Zannini
Nacque da Giuseppe e Luigia Visinoni il 7 dic. 1866 a Venezia. Avviato dal padre agli studi tecnici, si diplomò presso l'istituto Paolo Sarpi di Venezia, sezione industriale; [...] del Bo, poi divenuto sede dello Studio, trasse numerosi documenti utili alla storia dell'arte, in particolare sullo Squarcione, su Mantegna e su Donatello.
Per quanto riguarda la Serenissima, a parte qualche rara escursione verso epoche più ...
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CRIVELLI, Vittore
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello del più famoso Carlo, nacque a Venezia e fu anch'egli pittore. La prima notizia che lo riguarda lo dà presente a Zara, e risale al 1465 [...] della formazione dell'artista, avvenuta o direttamente nella bottega del fratello o, accanto a lui, nell'orbita padovana dello Squarcione.
Un'opera tipica della convergenza stilistica tra i due è la piccola Madonna Bayer (New York), assegnata dal ...
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GIOVANNI di Francesco da Pisa
Andrea Franci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, ricordato per la prima volta nel 1447 a Padova.
Citato tra il febbraio e il giugno di quell'anno come [...] G. Gentilini, Intorno alla pala Ovetari: appunti sull'eredità donatelliana a Padova, fra Pizolo e Mantegna, in Francesco Squarcione "pictorum gymnasiarcha singularis". Atti delle Giornate di studio,Padova… 1998, a cura di A. De Nicolò Salmazo, Padova ...
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JACOPINO da Tradate
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Non si sa quando e da chi sia nato questo scultore originario di Tradate, non lontano da Varese, attivo in Lombardia nella prima metà del XV secolo. Gli Annali della Fabbrica [...] e la Mantova dei Gonzaga, ibid., 1997, n. 86, pp. 4-36; S. Marinelli, Ai confini dell'Età media: da F. Squarcione a F. Benaglio, in De lapidibus sententiae. Scritti per Giovanni Lorenzoni, a cura di T. Franco - G. Valenzano, Padova 2002, p. 229 ...
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PANNONIO, Michele di Nicolo d'Ungheria
PANNONIO, Michele di Nicolò d’Ungheria (Michele Ungaro). – Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore, documentato per la prima volta a Ferrara [...] nel clima del gotico internazionale, ma che già attorno al 1450 mostra di guardare alle novità protorinascimentali degli allievi di Squarcione nella vicina Padova. Non dunque un epigono di Cosmè Tura, ma un suo possibile maestro e precursore nell ...
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