Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] Capitolia di Tuscolo, Lanuvio, Fabrateria Nova, Literno, Napoli, Nola, Avellino; Isernia, Chieti, Ascoli, Rieti, Spoleto, Trieste, Aquileia, Baelo, Italica, Emerita, Tarragona, Sagunto, Alesia, Treviri, Colonia, Carnunto, Durazzo, Cirene, Leptis ...
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GIULIANI, Giulio Cesare
Gloria Raimondi
Nacque a Viterbo nel 1882 da Tommaso e da Annunziata Proietti Palotta.
Conseguito il diploma di chimico e farmacista presso l'Università di Roma, dove si era [...] vetrate per la chiesa del Gesù, l'anno seguente quelle per S. Lorenzo in Damaso sempre a Roma e, nel 1937 a Spoleto, le vetrate per la chiesa di S. Domenico. Nel decennio successivo si susseguirono nuovi incarichi ufficiali tra i quali il ciclo per ...
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FOLCHI, Clemente
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Pietro e Lutgarda Scarsella, nacque a Roma il 14 nov. 1780 (Busiri Vici, 1959, p. 39).
Archeologo, architetto ed ingegnere, si formò presso il cognato, [...] invece il progetto d'inalveazione dei torrenti Maroggia e Tessino, che portò alla relativa bonifica della valle umbra compresa tra Trevi e Spoleto; l'intervento, diretto dal F., fu realizzato tra il 1831 e il 1839 (ibid., p. 6; Moroni, LXIX, pp. 20 s ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] 1786, e la S. Ubaldesca del duomo di Pisa, del 1787, non sono più all'altezza delle opere precedenti. La Deposizione di Spoleto (1792) è opera fredda e povera; l'Elemosina di s. Tommaso di Villanova nella chiesa della Trinità a Viterbo (1795) mostra ...
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GOTTARDI, Giovanni
Anna Tambini
Nacque a Faenza il 27 dic. 1733 da Giovanna Carradori e Francesco Maria, muratore, detto fra Barbino (Strocchi).
Nel 1750 dipinse la Madonna del Buon Consiglio (Faenza, [...] anni Ottanta, come la pala del duomo di Macerata (1786: La Madonna col Bambino e s. Giuliano) e quella del duomo di Spoleto (1787: S. Ponziano). Nella Predica di s. Antonio da Padova, in particolare, le figure del Bambino Gesù biondo e paffuto e dell ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] Podesti. Alcuni rilievi eguali e altri approntati per l'occasione compongono la decorazione plastica dei palchi del teatro Nuovo di Spoleto, la cui costruzione era iniziata nel 1853.
Nel 1844 il G. firmò il busto in marmo di Benvenuto Cellini donato ...
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GIOVANNI di Bonino
E. Lunghi
Pittore, mosaicista e maestro vetrario originario di Assisi, documentato a Orvieto e Perugia tra il 1325 e il 1347.La prolungata attività di G. nel cantiere del duomo di [...] bis zu Perugino und Pinturicchio (Italienische Forschungen, 5), Berlin 1912, pp. 62-64; U. Gnoli, Pittori e miniatori dell'Umbria, Spoleto 1923, p. 151 (rist. Foligno 1980); Van Marle, Development, II, 1924, p. 222; Toesca, Trecento, 1951, p. 869; G ...
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PALMERUCCI, Guido
Maria Rita Silvestrelli
PALMERUCCI, Guido (Guiduccio di Palmerino, Guiduccio di Palmeruccio).– Figlio del pittore Palmerino di Guido nacque con tutta probabilità a Gubbio nel quartiere [...] , Un trittico di G. P. Una tavola di Giovanni di Francesco da Rimini, ibid., pp. 97 s.; U. Gnoli, Pittori e miniatori dell’Umbria, Spoleto 1923, pp. 175 s.; M. Salmi, Un polittico di G. P.,in Belvedere, 1923, vol. 4, pp. 38-42, 175; R. van Marle, The ...
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FORTE, Luca
Matteo Lafranconi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo a Napoli nella prima metà del XVII secolo. Sulla base dei dipinti a lui ascritti il F. può essere considerato [...] Paolo Porpora, Giuseppe Recco e Giovan Battista Ruoppolo. Si tratta della Natura morta con melone e fichi della galleria Sapori di Spoleto, la Natura morta con melone, uva, arance e mele di collezione privata bresciana, i due Vasi con fiori e frutta ...
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Andrea di Giovanni
F. Rangoni
Pittore orvietano, la cui attività è documentata tra il 1378 e il 1424. Di A. si hanno notizie che riguardano esclusivamente la sua attività di pittore e di restauratore [...] -107.
Rhode Island School of Design. Catalogue of Painting, cat., s.l. 1923, p. 2.
U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1923 (rist. anast. Bologna 1980), p. 25.
R. Van Marle, La scuola pittorica orvietana del '300, BArte, s. II, 3, 1923 ...
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spoletino
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Spoléto, in provincia di Perugia (anche spoletano); come sost., cittadino, abitante o originario di Spoleto.
cerretano
s. m. (f. -a) [dal nome di Cerreto di Spoleto, da dove nel medioevo vennero i primi venditori ambulanti]. – Ciarlatano, sia nel sign. generico sia in quello peggiorativo: un certo cerretano, De’ quali ogni dì molti ci si vede, Promise...