SPIROCHETOSI itteroemorragica
Aldo CASTELLANI
Nino BABONI
Malattia infettiva determinata da una speciale spirocheta (Leptospira icterohaemorragiae), che, nei casi tipici, presenta un decorso febbrile [...] diventano chiare oppure, a volte, contengono sangue, le urine sono scarsissime con poca quantità di urea e contengono albumina, cilindri e spirochete. Questo periodo dura da 3 a 4 giorni e può terminare nel 20-30% dei casi con la morte per paralisi ...
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Famiglia di Acari (zecche), dal tegumento completamente coriaceo, apparato boccale infero, stigmi situati alla base delle zampe. Tipico è il genere Argas, cosmopolita, che comprende specie di abitudini [...] notturne, ematofaghe (almeno le femmine) ectoparassite temporanee di Vertebrati (specialmente Uccelli) e capaci di sopportare lunghi digiuni. Gli A. provocano epidemie del pollame con la trasmissione di spirochete. ...
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Forme di questo genere per il loro andamento e la loro localizzazione andavano prima confuse con la tubercolosi polmonare. Il Castellani, avendone osservato nel 1904-5 a Ceylon due casi tipici, individuò [...] e definì questa come un'entità morbosa sui generis, caratterizzata dalla presenza nell'espettorato di gran numero di spirochete, che devono considerarsi come agenti causali. Benché più frequente nelle regioni tropicali e pretropicali, può ormai ...
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PARASSITOLOGIA (XXVI, p. 308)
Nonostante i crescenti progressi nel campo dell'igiene e della profilassi, alcune elmintiasi, come per es. la schistosomiasi da Schistosoma mansoni, che si sta paurosamente [...] dal Toxoplasma gondî, la cui conoscenza nella patologia umana è di questi ultimi anni e, qualora le spirochete vengano incluse nella Protozoologia, la spirochetosi discromica, malattia del continente americano che andava sotto nomi indigeni diversi ...
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tetraciclina Antibiotico, di formula C22H24N2O8, scoperto nel 1952, che si può preparare per idrogenazione catalitica della aureomicina o anche per fermentazione operata da alcune specie di Streptomyces. [...] subunità ribosomiali 30S che inibisce la sintesi proteica. Hanno uno spettro di azione molto ampio che interessa le spirochete, i batteri gram-negativi e gram-positivi, micoplasmi, rickettsie, clamidie, un numero limitato di micobatteri e di protozoi ...
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Lesione elementare cutanea rappresentata da un arrossamento che scompare con la pressione e dovuta a un’aumentata quantità di sangue nei vasi della pelle.
Si dice attivo, quando è provocato da un aumentato [...] Forma infettiva provocata di solito da puntura di determinate zecche (Ixodes dammini, Ixodes ricinus ecc.), vettori di spirochete e rickettsie.
E. essudativo polimorfo Malattia acuta (detta anche e. multiforme), a eziologia ancora ignota, non ...
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Antibiotico elaborato da Penicillium notatum. La sua scoperta, che segna l’inizio dell’era degli antibiotici, spetta ad A. Fleming, il quale nel 1932 osservò, in piastre di agar seminate con stafilococchi [...] della varietà viridante), pneumococchi, il bacillo del tetano e altri clostridi, il bacillo difterico, gli actinomiceti, le spirochete; b) alcuni germi patogeni gram-negativi e segnatamente il meningococco e il gonococco. Scarsamente sensibili o ...
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Tutta la biologia moderna è costituita sulla base della teoria cellulare, che è certo una delle più vaste generalizzazioni di questa scienza (v. biologia, in questa App.). Ma alla domanda se la vita sia [...] che vi sono organismi viventi a cui non si può attribuire la struttura cellulare: questi sono i Batterî, lo Spirochete e le Cianoficee. Se si dà il valore di criterio discriminativo alla esistenza di un nucleo morfologicamente identificabile, il ...
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Genere di Zecche (Ixodina) istituito da P. A. Latreille (Mag. encyclop., IV, p. 15, 1795), che per primo distinse le Zecche in Argas e Ixodes. Argas, insieme con Ornithodorus, costituisce oggi la famiglia [...] digiuni lunghissimi (anche di parecchi anni). Possono provocare pericolose epidemie del pollame con la trasmissione di spirochete, particolarmente della Spirochaeta gallinarum. Alcune specie di questo genere sono ad es.: Argas reflexus F. che ...
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SIFILIDE (lat. scient. syphilis; sin. lue, lue venerea)
Agostino PALMERINI
Alessandro DALLA VOLTA
Vittorio CHALLIOL
Mario TRUFFI
Intorno all'origine della sifilide non vi sono dati assolutamente sicuri. [...] solidificato in ambiente di relativa anaerobiosi: ma alcuni autori sostengono che le colture ottenute non siano che colture di spirochete saprofite.
S'è ritenuto per molto tempo che la sifilide fosse malattia esclusiva dell'uomo e che, come afferma ...
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spirobatterio
spirobattèrio s. m. [comp. di spiro-1 e batterio]. – In biologia, termine generico indicante i batterî il cui corpo è variamente incurvato, come nel caso degli spirilli, dei vibrioni e delle spirochete.
spirochetosi
spirochetòṡi s. f. [der. di spirocheta, col suff. medico -osi]. – Termine generico con cui sono indicate alcune malattie infettive dell’uomo e degli animali prodotte da spirochete: s. discromica, malattia tropicale cronica endemica,...