Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] Che è dei rapporti tra l'uomo e il Cielo? V'è una libertà dello spirito in Dio? V'è una conquista suprema nell'ordine morale col sentirsi investiti dell'afflato divino? L'ascesa verso queste vette progredisce per i gradi maestosi, largamente spaziati ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] che lo orientò a cercare, come poi sempre fece, l'orma del divino nel segreto della natura.
Nel 1770 si trasferì a Strasburgo per terminarvi immediato, clamoroso successo. Intanto si era già affacciato nello spirito di G. il tema del Faust, che lo ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] Dio e sé stessi è ravvisarlo nel creato, ma soprattutto nella Bibbia (del cui carattere divino assicurano la "testimonianza e persuasione interiore dello Spirito Santo" e in cui Dio si è rivelato agli uomini che devono temerlo e riverirlo padre ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] come c. dal nulla bensì come azione di uno o più esseri divini su qualcosa di preesistente. Il pensiero greco, per cui era inconcepibile l ‘derivazione’ considerando il mondo della natura, dello spirito e la storia stessa come momenti necessari allo ...
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Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] della sua arte, la passione per la libertà e l'adorazione dello spirito della bellezza. Nel 1816 s'incontrò a Ginevra con Byron. Attiratosi d'infinito, avverso alle religioni costituite, S. tende al divino per altre vie: il misticismo e la magia; da ...
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Obbligo morale di fare determinate cose o concretamente ciò che l’uomo è obbligato a fare, dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, dallo stato sociale ecc.
Nella storia della filosofia [...] assunto in conformità al dettato della ragione, principio divino dell’ordine cosmico. Assente dal pensiero etico aristotelico, solo dello sviluppo pratico ma anche di quello teoretico dello spirito, per cui la conoscenza del mondo sensibile e il mondo ...
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divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie [...] antiche e delle religioni politeiste ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] sec. dal poligrafo Giāmī, che vi infuse però il proprio spirito mistico. In realtà la mistica, forse la più profonda esperienza («Il linguaggio degli uccelli») e Ilāhī-nāme («Libro divino»); a Gialāl ad-dīn Rūmī il Mathnavī per eccellenza, ...
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tabacco Nome comune di varie specie di piante appartenenti al genere Nicotiana (in particolare di Nicotiana tabacum; v. fig.) e delle loro foglie essiccate, caratterizzate dalla presenza in ogni loro parte, [...] è normale l’uso del t. quale offerta alle figure divine, tra le quali hanno un posto considerevole quelle legate alla tra gli Akawajo il t. si configura come spirito-t. equiparato agli altri spiriti, chiamati dal guaritore nella seduta.
Indiani del ...
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Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito [...] spostamento dalla sessualità all'eros, "l'eros del divino Platone", e dall'istinto alla "pulsione", parzialmente indeterminata primario d'amore e serbatoio della libido. Anche il Motto di spirito e gli scritti estetici o biografici - la Gradiva, il ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
deifico
deìfico agg. [dal lat. tardo deifĭcus, comp. di deus «dio» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci), letter. – Nel linguaggio ascetico, che innalza a Dio: Sacramento della Confermazione ... che ci congiunge al divino Spirito, che ci fa...