L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] una subalternità del volgare al latino, organica allo spirito intellettuale del tempo.
Resta tuttavia che, diversamente dalle del Canzoniere: così lo stile è dolce (v. 3), successivamente agro e aspro (vv. 20 e 74; cfr. anche le roche rime del v. 32 ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] » (Filippo IV, 2). L’autore ottiene così un linguaggio elevato, aspro e duro, per il quale fu criticato da Ranieri de’ Calzabigi e francese e la Rivoluzione, gli ideali illuministici e lo spirito borghese che la Francia andava diffondendo in Europa. ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] poemetti eroicomici e di favole, ricchi di arguzie e di spirito satirico. Seguì, nel 1817, una canzone dedicata Ad Arezzo di Mountcashell) lo incontrò G. Leopardi, lasciandocene il ritratto aspro e ingeneroso di un giovane "recitante in mia presenza ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] sonetto, dove il Tasso «è tutto musica e spirito, concettoso insieme e sentimentale» (De Sanc-tis oltr’a modo» per il suo «stil laconico, distorto, sforzato, inusitato e aspro, onde non può esser’inteso dall’universale», e che i suoi versi sono « ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] delle rispettive vicende accademiche, forse non senza un latente spirito di competizione. L’attività di studio degli anni Trenta romana di Romagnoli: proprio i due protagonisti dell’aspro scontro che aveva diviso gli studi classici pochi anni ...
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DANDOLO, Tullio
Renato Giusti
Nato a Varese il 2 sett. 1801 da Vincenzo e Marianna Grossi, ebbe un'adolescenza e una giovinezza assai agitate: seguendo il padre, già esponente nel 1797 della Municipalità [...] Lodi, Firenze 1929, p. 189) dette un severo, aspro giudizio: "Tullio ... fin da giovane scarabocchiò librettucci compilati o Leone Decimo. Studii, ibid. 1861, voll. 4; Lo spirito della imitazione di Gesù Cristo esposto e raccomandato da un padre ai ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] luciliana e poi oraziana ha in Giovenale un rinnovatore aspro, violento; vigoroso nello stile, per l’evidenza ) il dramma, cercando di infondere nelle forme antiche (Terenzio) uno spirito nuovo (vite dei santi e dei martiri). La Francia, dopo Incmaro ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] ritorno a Firenze del B., nel conseguente accostarsi allo spirito della civiltà borghese del Comune, nella partecipazione, sempre più ma libero e aperto, indulgente verso le passioni e aspro contro ogni forma di ipocrisia e di corruzione. L'opera ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] . Accanto al Carducci fautore dell'alta lirica in versi, e aspro censore, in nome di essa e del classicismo, della prosa opera dal flusso della storia, e riducendo opere unitarie di spirito a una congerie di frammenti e in genere ritagliando il ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] è se non una delle manifestazioni di un più vasto moto di spiriti, il nome o il simbolo o la bandiera di un programma letterario .
Ma vuota nube le incorona e imporpora;
ma la falda ingemmata aspro ha 'l cammino: l'ammira da lontan ma non accostasi il ...
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aspro1
aspro1 agg. [lat. asper asp(ĕ)ra asp(ĕ)rum]. – 1. a. Ruvido al tatto (cioè non liscio, non levigato): una superficie a.; la buccia a. delle arance. b. Di terreno, accidentato, impervio, selvatico: una montagna ripida e a.; per a. cammino;...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...