BUONAFEDE, Appiano (al secolo, Tito Benvenuto)
Giambattista Salinari
Nacque a Comacchio il 4 genn. 1716 da Fausto, appartenente a famiglia patrizia, e da Nicolina Cinti. Fece i primi studi nella città [...] L'opera è sostanzialmente pervasa da una valutazione negativa del pensiero moderno (sono condannati senza riserve Machiavelli, Spinoza, Valla, Milton, ecc., e perfino il sistema copernicano), non senza però una significativa indulgenza nei confronti ...
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ARGENTO, Gaetano
Elvira Gencarelli
Nacque il 28 dic. 1661 a Cosenza, da una famiglia proveniente da Rose. In quella città l'A. intraprese gli studi di filosofia, lettere e diritto, in un ambiente intellettuale [...] oratorie faceva riscontro, in lui, una vasta ed approfondita cultura giuridica, che dalla conoscenza delle dottrine di Cartesio, Spinoza e Gassendi aveva, entro certi limiti, ricevuto un'impronta nuova. Per la prima volta la storia delle istituzioni ...
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FERRO, Marco
Paolo Preto
Nacque a Padova il 9 apr. 1750 da Vincenzo. Studiò nel locale seminario e successivamente all'università, dove si laureò in legge; esercitò sin da giovane con grande successo [...] , che rischiara l'argomento del governo "con modi e tratti luminosissimi" (VI, pp. 71-98), Hume, Raynal, Hobbes, Spinoza, Melon, e in genere i fisiocrati, dai quali egli attinge le numerose voci economico-finanziarie.
Il suo moderato illuminismo, che ...
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GALLI, Gallo
Eugenio Capozzi
Nacque a Montecarotto, in provincia di Ancona, il 26 genn. 1889 da Vincenzo e da Anna Cicconi Massi. Frequentò la facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Roma, [...] e di scienza fisica da Talete a Galileo, ibid. 1963; La vita e il pensiero di Giordano Bruno, Milano 1973; Spinoza, ibid. 1974; Platone, ibid. 1974; Sguardo sulla filosofia di Aristotele, ibid. 1974) dedicati sempre, nell'ottica sopra accennata, al ...
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LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] alla riconciliazione con se stesso, la natura e Dio.
Il L. si poggiava su una rilettura di Vico, Spinoza e Montesquieu. Per il L. la libertà naturale nasceva dalla critica alle disuguaglianze dovute alla differente distribuzione delle ricchezze ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] laurea dedicata a Lateoria della conoscenza nei "Nouveaux Essais" di G.G. Leibniz, uno dei filosofi che, insieme con B. Spinoza e con I. Kant, maggiormente inciderà sulle sue riflessioni estetiche, etiche e gnoseologiche.
Risale all'agosto del '24 il ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] attraverso la mediazione irreligiosa di Averroè ed è all'origine sia degli errori di P. Pomponazzi sia, ancor più, di B. Spinoza. La fortuna della filosofia aristotelica, d'altro canto, era nata, secondo il G., dalla crisi della cultura nel Medio Evo ...
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CAPRA, Marco Antonio
Amedeo Quondam
Figlio unico del notaio Francesco Antonio e di Rosa Venturocci, nacque a Lugo in Romagna intorno al 1739. Intraprese la carriera ecclesiastica, studiando prima con [...] individuabile nel testo, che si apre con un encomio di Newton e di Galilei, discute quindi la filosofia di Spinoza, "imbecille mortal" e "temerario uom" allegando l'autorità di Bayle, per poi svolgere, nella terza notte, alcune riflessioni sulla ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] alle novità che potevano provenire dal più vasto ambito europeo: agli stimoli del pensiero cartesiano, di Malebranche, di Spinoza, di Th. Burnet.
Uno dei più importanti centri culturali che diedero impulso al rinnovamento del pensiero meridionale fu ...
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FINETTI, Bonifazio
Silvano Cavazza
Nacque a Gradisca (ora Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia), capoluogo dell'omonima contea austriaca, il 16 febbr. 1705 da Antonio e Camilla Leonelli; l'8 marzo [...] loro tesi sull'origine umana e contrattualistica di tale concezione. Il F. polemizza a fondo con U. Grozio, T. Hobbes, B. Spinoza, S. Pufendorf, C.T. Thornasius, C. Wolf e altri scrittori francesi e tedeschi, arrivando fino a J.-J. Rousseau (libro V ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...