Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] se è in qualche modo riconducibile all’‘intuito’, rende però possibile la c. dell’ordine e della successione.
La distinzione, effettuata da B. Spinoza, di vari tipi di c. si fonda su un’analoga concezione, e così la problematica di una c. adeguata o ...
Leggi Tutto
Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] . Sono motivi che ritornano nel Settecento arricchiti da altre esperienze di cultura, come quelle emerse dalle polemiche attorno a Spinoza e al valore delle Sacre Scritture, o dalle battaglie per la tolleranza religiosa e per il primato di una ...
Leggi Tutto
Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] , assumendo il significato di 'impossibile', 'chimerico', 'sogno irrealizzabile', in particolare nella sfera politica e sociale. Così Spinoza, nel Trattato politico, critica quei sognatori le cui dottrine politiche non si applicano che al "paese di ...
Leggi Tutto
Antropologia
Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure [...] ‘analogica’ all’e. di quello.
Nel pensiero moderno il concetto di e. assume particolare rilievo in filosofie come quella di B. Spinoza, dove e. indica l’e. di Dio (e insieme delle cose) nella sua necessità, o altresì in quella hegeliana, dove s ...
Leggi Tutto
LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] alla riconciliazione con se stesso, la natura e Dio.
Il L. si poggiava su una rilettura di Vico, Spinoza e Montesquieu. Per il L. la libertà naturale nasceva dalla critica alle disuguaglianze dovute alla differente distribuzione delle ricchezze ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] originarî spunti speculativi dei platonici e dei telesiani italiani, di Bruno e di Campanella, sarebbero stati sviluppati fuori d'Italia da Spinoza, da Kant e da Hegel, e sarebbero poi stati ripresi in Italia da P. Galluppi, A. Rosmini e V. Gioberti ...
Leggi Tutto
Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] di R. Descartes apparve subito controversa per le difficoltà dell’interazione tra le due sostanze eterogenee, B. Spinoza proponeva già una soluzione monistica, considerando il dualismo m.-corpo null’altro che una distinzione tra due attributi ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] quali possono essere determinate, in parte, da fattori esterni come l'alimentazione e il clima. Il monismo di Spinoza riecheggia nelle affermazioni per cui nell'Universo esiste un'unica sostanza diversamente modificata, sicché la Natura impiega una ...
Leggi Tutto
GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] attraverso la mediazione irreligiosa di Averroè ed è all'origine sia degli errori di P. Pomponazzi sia, ancor più, di B. Spinoza. La fortuna della filosofia aristotelica, d'altro canto, era nata, secondo il G., dalla crisi della cultura nel Medio Evo ...
Leggi Tutto
Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] ; l'erudizione libertina del XVII secolo; le interpretazioni materialistiche della fisica dei vortici di Descartes e dell'Ethica di Spinoza, l'epicureismo di Gassendi, il materialismo di Hobbes e Toland, le dispute circa l'anima degli animali, le ...
Leggi Tutto
spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...