FERRO, Marco
Paolo Preto
Nacque a Padova il 9 apr. 1750 da Vincenzo. Studiò nel locale seminario e successivamente all'università, dove si laureò in legge; esercitò sin da giovane con grande successo [...] , che rischiara l'argomento del governo "con modi e tratti luminosissimi" (VI, pp. 71-98), Hume, Raynal, Hobbes, Spinoza, Melon, e in genere i fisiocrati, dai quali egli attinge le numerose voci economico-finanziarie.
Il suo moderato illuminismo, che ...
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MICELI, Vincenzo
Francesco Di Chiara
– Nacque a Monreale di Sicilia il 7 febbr. 1733 (Zerbo, p. V) o il 18 nov. 1734 (secondo l’atto di battesimo citato in Azzaro Pulvirenti, p. 53 n.) da Pietro e da [...] quelle naturali alla metafisica. Il M. marca anche le differenze rispetto al panteismo spinoziano (a cui spesso comunque egli fu associato dai contemporanei): mentre Spinoza ammette l’esistenza di un unico Ente infinito da cui la natura promana, che ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] della libertà di coscienza, a combattere il pensiero laico moderno in ogni sua espressione, a confutare specialmente Bayle e Spinoza. In perfetta coerenza con le idee già esposte nell'Accademia Palatina, il C. riduceva la lotta all'Inquisizione ad ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...