Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] nel 1709, fu nominato più tardi predicatore dell'università. In quel tempo fervevano le discussioni intorno a Descartes, Hobbes, Locke, Spinoza, Malebranche, e ai principî della fisica newtoniana. Un'eco viva di esse è nel Common-place book del B ...
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Pensatore inglese, nato l'11 ottobre 1675 a Norwich, morto il 17 maggio 1729 a Londra, dove era parroco fino dal 1706. Studioso di matematica, di filosofia e di teologia, fu caldo ammiratore del Newton, [...] avuto con lui tra il 1715 e il 1716. Ma fama anche maggiore ebbe per la polemica svolta contro le idee di Spinoza, Hobbes, Locke, Collins, Dodwell, nella quale scese vivacemente in campo in difesa dei principî della psicologia e dell'etica cristiana ...
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MENZEL, Adolf
Giurista austriaco, nato a Reichenberg (Boemia) il 9 luglio 1857, professore ordinario a Vienna dal 1894, membro nel 1913 e vice-presidente nel 1919 del Verfassungsgerichtshof, nel 1917 [...] 2ª ed., 1902); Die Systeme des Wahlrechts (1895; 2ª ed., 1906); Wandlungen in der Staatslehre Spinozas (1898); Spinoza und die deutsche Staatslehre (1907); Protagoras als Theoretiker der Demokratie (1909); Naturrecht und Soziologie (1912); Kallikles ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parte non secondaria della filosofia francese del Settecento si sviluppa sulle grandi [...] la libertà umana. È il caso dei primi discepoli eterodossi di Descartes stesso, come il medico Henry Regius, di Baruch Spinoza e di alcuni materialisti del primo Settecento, come Jean Meslier, il quale s’ispira alla lettura che dà Nicolas Malebranche ...
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Emozioni e sentimenti
Nico H. Frjida
Introduzione storica
L'analisi psicologica dell'emozione trova le sue radici nella discussione filosofica che si svolse inizialmente nel contesto della retorica [...] proprie delle scienze naturali cominciarono a essere incluse in quelle discussioni (Cartesio, Les passions de l'âme, 1649; Spinoza, Ethica, 1677) e nelle analisi elaborate nel più ampio contesto entro cui si mirava a chiarire i processi sociali ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] non contrastino con i fondamenti dell’etica evangelica.
Nel pensiero moderno, i due maggiori teorici delle p. sono Cartesio e B. Spinoza: il primo avvia lo studio delle p. nell’ambito di una nuova concezione del mondo fisico, e nella cura delle p ...
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MARTINETTI, Piero
Amedeo Vigorelli
– Nacque a Pont Canavese il 21 ag. 1872 da Francesco, avvocato, e Rosalia Bertogliatti, primo di quattro figli. Dopo avere frequentato il collegio civico di Ivrea, [...] lo accusarono a torto di «antistoricismo». Oltre alla già citata Introduzione alla metafisica, va ricordato soprattutto il volume su Spinoza (a cura di F.P. Alessio, Milano 1987), che raccoglie e sistematizza lo studio prolungato del filosofo ebreo ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] laureò dapprima in lettere, nel 1885, e l'anno successivo in filosofia discutendo con C. Cantoni una tesi su B. Spinoza. Grazie all'interessamento di Cantoni cominciò a collaborare dal 1889 alla Rivista italiana di filosofia di L. Ferri e quindi alla ...
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Martineau, James
Pastore unitariano e pensatore inglese (Norwich, Norfolk, 1804 - Londra 1900). Prof. (1840) a Manchester, poi (1853) a Londra, aderì per qualche tempo all’empirismo associazionistico [...] «forza», il secondo dal «volere», considerati la causa-noumeno di ogni fenomeno-effetto. Le sue opere principali sono: A study of Spinoza (1882); Types of ethical theories (1885); A study of religion (1888); The seat of authority in religion (1890). ...
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Poetessa francese, nata a Parigi nel 1813, morta a Nizza nel 1890. Allevata da un padre volterriano, non ricevette alcuna educazione religiosa, e si nutrì di filosofia francese del sec. XVIII. Sposa nel [...] orientò definitivamente verso uno stoicismo ateo e pessimistico a cui cercò una base filosofica nella lettura di Pascal, Spinoza, Kant, Schopenhauer, Littré, ecc. Lontana egualmente dal romanticismo patetico di una Marceline Desbordes Valmore e dalla ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...