Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] dai filosofi «moderni» (i pensatori laici da Niccolò Machiavelli a René Descartes, da Thomas Hobbes, a John Locke e Baruch Spinoza) di «considerar l’uomo nello stato, ch’egli è» anziché «in quello, nel quale dovrebbe essere» (P.M. Doria, La ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] carriera da teologo. Nel 1746 pubblicò le sue Pensées philosophiques, nelle quali, influenzato da Shaftesbury e Spinoza, mise lo scetticismo alla base della riflessione scientifica. Considerata la varietà dei sistemi religiosi, Diderot si pronunciò ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] materia e la possibilità che l'ordine dell'universo sia spontaneo. Il F. dissente dal razionalismo assoluto di Spinoza e Leibniz, nega la riducibilità del pensiero alla materia e, contro Boscovich, quella della materia all'impenetrabilità prodotta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] -cosmologi newtoniani, Thomas Burnet, William Whiston, John Keill; e citava ampiamente, per discuterli, Baruch Spinoza e altri scrittori proibiti. Egli mostrava inoltre accenti antitemporalistici e giurisdizionalistici, e sottolineava la distanza ...
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AVALOS, Francesco Ferdinando, marchese di Pescara
Roberto Zapperi
Primogenito di Alfonso, marchese del Vasto, e di Maria d'Aragona, nacque verso il 1530.
L'eminente posizione della famiglia, di origine [...] cooperazione con la nobiltà in funzione di fronda contro il potere vicereale. L'A. protestò presso il Grande Inquisitore, cardinale Spinoza, e presso il sovrano, affermando che "Bezerra et lui non potevano stare in un medesimo Regno" (cfr. Di Castro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] oltre l’ambito delle nazioni cattoliche: lo studiarono René Descartes, Gottfried Wilhelm von Leibniz, Tommaso Campanella e Benedetto Spinoza.
Inoltre, la seconda scolastica contribuì a far nascere il diritto civile, il concetto dei diritti umani, il ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] civile e ha per fine la conservazione della pace interna, cioè dello Stato personificato nel sovrano (Leviathan). Anche per Spinoza il diritto naturale è ipsa naturae potentia concessa a ogni essere ai fini della sua conservazione. Ma l’esperienza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Viaggi, scoperte, rappresentazioni
Massimo Donattini
La cartografia nautica
Da sempre, il viaggiatore si sposta nel tempo oltre che nello spazio: nel senso che la sua esperienza comporta anche una ricerca [...] : da questo punto di vista, i viaggi di scoperta stanno all’origine dell’itinerario che avrebbe portato a Baruch Spinoza e a Richard Simon.
Viaggio e Umanesimo
La grande stagione della ‘letteratura di viaggio’, protrattasi dagli inizi del 16 ...
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matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] degli Elementi che I. Newton scrive i Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) e il filosofo olandese Baruch Spinoza (1632-77) in Ethica more geometrico demonstrata (L’etica dimostrata con ordine geometrico) invoca il metodo dimostrativo ...
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Gentile, gli ebrei e le leggi razziali
Giovanni Rota
Gentile e i colleghi ebrei
La voce dedicata a Gentile nella seconda Appendice (1° vol., 1948) di quell’Enciclopedia Italiana alla quale il filosofo [...] a naturalizzare e dunque ad adulterare la corretta visione della storia. Gentile studiò inoltre con passione l’ebreo Baruch Spinoza e accolse a braccia aperte il dotto rinascimentale di origine portoghese Giuda Abrabanel, detto Leone Ebreo, nella ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...