Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della filosofia italiana dell’Ottocento è caratterizzata dalla preoccupazione [...] creato nella Penisola dalla Controriforma. Gli italiani sono così geniali anticipatori (ad esempio, Bruno prelude a Spinoza, Campanella precede Cartesio, Vico precorre temi kantiani e hegeliani), ovvero inconsapevolmente al passo con i tempi ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] delitti" nel Principe (I, pp. 72 s.); Gregorio Leti; Jean Bodin; Joseph Duguet; John Milton; Giovanni Mariana; Locke; Hobbes e Spinoza. Nella seconda parte l'assemblea discute sull'origine dei mali che affliggono l'Europa e sui principî e mezzi che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Seicento la Chiesa cattolica conosce una fase di stabilizzazione che [...] , alla fine del XVII secolo, il principio di tolleranza conosce le sue teorizzazioni più organiche a opera di pensatori quali Spinoza, Bayle e Locke.
Il papato prima della pace di Westfalia
Il papato, nella prima metà del secolo, registra un momento ...
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PERRONE, Giovanni
Luciano Malusa
PERRONE, Giovanni. – Nacque a Chieri (Torino) l’11 marzo 1794 da Francesco ed Elisabetta Chiandana.
Studiò teologia nel seminario di Torino e il 10 novembre 1815 entrò [...] rivelati (ibid., p. 29). Non vi fu relazione tra i principi di Cartesio e lo sviluppo panteistico del razionalismo in Spinoza. Così pure non vi fu mai un’alleanza di Lutero e del protestantesimo con razionalismo cartesiano contro la Scolastica (ibid ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito sul criticismo di Kant sviluppatosi nell’ultimo decennio del XVIII secolo [...] e sensibilità, che riflette la separazione tra anima e corpo tipica delle filosofie di Descartes, Leibniz e Spinoza. Il criticismo e la filosofia elementare piombano perciò in quello stesso razionalismo dogmatico che pretendevano di eliminare ...
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TARI, Antonio
Alessandro Savorelli
TARI, Antonio. – Nacque il 4 luglio 1809 a Santa Maria Maggiore in provincia di Caserta (dal 1862 Santa Maria Capua Vetere), da Giuseppe, conservatore delle ipoteche [...] in campo estetico.
In questi scritti manifestò una crescente sfiducia nei confronti dei sistemi metafisici, da Benedetto Spinoza a Hegel, e del positivismo evoluzionistico, che criticò come una mera applicazione di principi logici ai fatti dell ...
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LUZZATTO, Simone (Simchah Ben Itzaq)
Lisa Saracco
Nacque da Itzaq, presumibilmente intorno al 1580, a Venezia, dove visse per tutta la vita. Il nome Luzzatto, o Luzzatti, deriva dal toponimico "Lausitz" [...] , 2, Cambridge, MA, 1984, pp. 143-170; B. Septimus, Biblical religion and political rationality in S. L., Maimonides and Spinoza, in Jewish thought in the seventeenth century, a cura di I. Tversky - B. Septimus, Cambridge, MA, 1987, pp. 399-443 ...
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ottomano, impero
Giuseppe Marcocci
Tra i grandi processi storici di cui M. fu testimone, riveste un’importanza non secondaria l’affermazione definitiva della potenza turca nel mondo mediterraneo, che [...] come piena realizzazione delle idee di M. sull’assolutismo – un paradigma contro il quale, tra Sei e Settecento, Spinoza e Montesquieu avrebbero definito l’ideale europeo di libertà civile e tolleranza religiosa. Prima di allora, però, nei Ragguagli ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] . Da Weimar era partita a opera di Goethe e di Herder una ripresa o, meglio, un rinnovamento del pensiero di B. Spinoza, letto però in una chiave leibniziana e organicistica, che ne ripudiava il metodo geometrico e cercava con l’‘intuizione’ e con l ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] . nel bene che coincide con la più rigorosa necessitazione del volere umano da parte della grazia. Nel Seicento, B. Spinoza ripristina il concetto stoico dell’universale necessità e il concetto parimenti stoico di una l. che non presuppone, anzi nega ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...