VERRA, Valerio
Claudia Melica
– Nacque a Cuneo il 19 febbraio 1928 da Alfredo e da Maria Perotto.
Il padre era un ufficiale di Marina. Il fratello maggiore Aurelio divenne ufficiale del corpo militare [...] indice dei nomi di V. Verra, 1994); S. Maimon, Gesammelte Werke, I-VI, Olms 1965-1976; F.H. Jacobi, La dottrina di Spinoza. Lettere al signor Moses Mendelssohn, Bari 1969; J.G. Herder, Idee per la filosofia della storia dell’umanità, introd., trad. e ...
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STOSCH, Philipp (Filippo). – Nacque il 22 marzo 1691 a Küstrin nel Neumark, regione del Brandenburgo, da Philipp Sigismund (m. 1724), medico, e da Louise Vechnerinn. Ebbe due fratelli, entrambi medici, [...] eterodossi, che Stosch faceva circolare clandestinamente; vi si trovavano, tra le altre, le opere di Pomponazzi, Spinoza, John Toland, Anthony Collins, Shaftesbury, Montesquieu, Rousseau e Machiavelli (Rosa, 1962, pp. 48 s.).
Nel testamento ...
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IGNAZIO della Croce (al secolo Ignazio Danisi)
Serena Veneziani
Nacque nel 1718 a Castellaneta, presso Taranto, da Nicola Danisi e Agata Mari. Alcuni biografi (De Tipaldo, Perini, Villani, Morei) gli [...] accuse di avversari di ogni genere e di tutti i tempi, ma soprattutto si confronta con il naturalismo di Spinoza e le critiche alla realtà dei miracoli. Tratta poi della trasmissione orale della rivelazione primitiva, fatta da Dio ai progenitori ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] di critica al Vecchio e al Nuovo Testamento. V. vi riprendeva le tesi e gli argomenti che erano già stati proposti da Spinoza, da Richard Simon, da Bayle, ma presentandoli con quel brio polemico che ne favorì la diffusione in tutti gli strati dell ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] tra il 1720 e il 1760), il curato J. Meslier, rielaborarono massicci sistemi materialistici, in margine all’Ethica di Spinoza, alle varianti del panteismo e dell’epicureismo libertino; in Italia, i cartesiani napoletani dettero vita a un largo ...
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Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] asserisce il libro essere stato mostrato ad Alessandro Magno, come pure la critica sino al sec. XVIII, meno Porfirio e Spinoza, attribuiscono il libro al D. dell'esilio che vi entra qual protagonista, ed esplicitamente dice d'aver ricevuto ordine di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] particolari, o perché queste leggi sono per così dire stampate nell’animo umano, o ancora perché, come asseriva Baruch Spinoza, la forma e la connessione delle idee adeguano per naturale parallelismo psicofisico la forma e la connessione delle cose ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] Stato spettavano gli iura circa sacra e che esso poteva quindi intervenire nell'organizzazione interna delle Chiese. Per Baruch Spinoza il fine dello Stato è la libertà e in coerenza con questo principio esso deve muoversi nelle questioni religiose ...
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Stati Uniti
Luigi Marco Bassani
La fortuna di Machiavelli negli Stati Uniti. – La ricezione di M. prima nelle colonie e poi nell’America indipendente non è una vicenda lineare. Se, a una prima analisi, [...] » il trono, secondo i celebri versi di Ugo Foscolo (I Sepolcri, v. 159). Tale interpretazione, condivisa da Baruch Spinoza, ripresa da Jean-Jacques Rousseau e poi da Vittorio Alfieri, fu rinverdita (anche se forse scherzosamente) prima da Garrett ...
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FIORE, Tommaso
Vito Antonio Leuzzi
Nacque ad Altamura (Bari) il 7 marzo 1884 da Vincenzo, capomastro, e da Francesca Battista, tessitrice. Avviato agli studi nel seminario di Conversano, manifestò presto [...] presentazione al volume gli aspetti antiautoritari e libertari del pensatore inglese. Sempre nello stesso periodo tradusse l'Ethica di B. Spinoza (Bari 1934) e lo Studio su Virgilio di C.A. Sainte-Beuve, preceduto da un'ampia disamina della cultura ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...