MIRACOLO (dal lat. miraculum; ted. Wunder; ingl. miracle e wonder, quest'ultimo in senso piuttosto spregiativo, di "operazione magica" e simili)
Umberto FRACASSINI
Ferdinando NERI
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L'etimologia dimostra [...] da premesse concernenti l'essenza di Dio, sia da premesse relative al carattere della natura e delle sue leggi. Così, B. Spinoza, identificando i decreti di Dio con le leggi della natura, ha concluso che Dio non potrebbe violare il corso della natura ...
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ZINZENDORF, Nikolaus Ludwig, conte di
Maryla FALK
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Fondatore della innovata Società dei Fratelli, detti anche Fratelli Boemi o Moravi o Herrnhutiani (v. boemi, fratelli), nato a Dresda il 26 maggio [...] volgeva gli accenti erotico-religiosi della pietà zinzendorfiana, fusi con l'universalismo mistico dell'amor Dei di Spinoza, a prima espressione dell'ideologia del divino Io universale, natagli dall'esperienza dell'"amore sublimato a religione ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] della libertà di coscienza, a combattere il pensiero laico moderno in ogni sua espressione, a confutare specialmente Bayle e Spinoza. In perfetta coerenza con le idee già esposte nell'Accademia Palatina, il C. riduceva la lotta all'Inquisizione ad ...
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Anti-Machiavel
Roberto De Pol
Saggio sul Principe, nato dalla collaborazione tra Federico II di Prussia (Berlino 1712 - Potsdam 1786) e Voltaire (Parigi 1694 - ivi 1778).
Federico II di Prussia
Primo [...] sotto la definizione di «Autore», paragona l’effetto di M. in materia di morale e di politica a quello di Baruch Spinoza in materia di fede. Pertanto si assume la défense de l’humanité contre ce monstre («la difesa dell’umanità contro questo mostro ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] la fondazione di una nuova etica, a sostegno di quella tradizione di pensiero che con Ugo Grozio, Samuel Pufendorf, Baruch Spinoza e Locke aveva affermato con decisione la separazione tra morale e teologia, diritto e religione.
Si trattava di un ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] la sua importanza economica e politica sia per le sue complesse vicende intellettuali, caratterizzate da figure «di confine» come Spinoza. Un altro nodo storiografico importante, collegato con il tema del marranesimo e con quello del passaggio alla ...
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Gentili, Alberico
Paolo Carta
Nacque a San Ginesio (Macerata) il 14 gennaio 1552, da una nobile famiglia. Suo padre Matteo, noto medico, professò idee religiose eterodosse. Alberico frequentò l’Università [...] politica europea, dall’Inghilterra alla Germania, dalla Francia all’Italia. Rielaborato da Traiano Boccalini, fatto proprio da Baruch Spinoza, ricordato da Pierre Bayle, è all’origine dell’idea di Jean-Jacques Rousseau, secondo il quale «le Prince ...
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verita
verità
Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva, e, in partic., ciò che è vero in senso assoluto. Nella storia della filosofia il concetto di [...] del soggetto pensante e non la v. di ciò che appare evidente alla mente. Alla concezione cartesiana si riallaccia Spinoza, che fa però discendere la certezza dalla conoscenza di Dio in quanto sostanza unica; e una declinazione notevolmente diversa ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] sperimentali", e già si chiedeva se il "monismo, psicologico" di Herbert Spencer, assimilato a una tradizione risalente a Spinoza e Schelling, non potesse essere piegato verso proficue direzioni di ricerca (L'uomo. Saggio popolare, Piacenza 1870-1871 ...
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Euclide
Pier Daniele Napolitani
Il padre della geometria
Euclide, vissuto agli inizi del 3° secolo a.C., è noto soprattutto per i suoi Elementi, una vasta raccolta in cui espone i concetti fondamentali [...] possibile dedurre un edificio così ricco e bello di verità a partire da pochi principi e postulati. Filosofi come Spinoza, vissuto in Olanda nel Seicento, adottarono il linguaggio formale della geometria e cercarono di introdurre il metodo matematico ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...