socinianesimo
Dottrina teologico-morale elaborata e sistematizzata da Lelio e Fausto Socini (➔). Del s. (i seguaci di questa dottrina si davano il nome di unitarii, che appare verso il 1570, o di Fratres [...] dei rimostranti, e poi dei collegianti, e poterono esercitare una vasta attività culturale: i loro principi furono discussi da Spinoza e da Leibniz, e permearono la cultura religiosa olandese. Dall’Olanda il s. si diffuse, per mezzo della stampa ...
Leggi Tutto
MALEBRANCHE, Nicolas de
Carlo Mazzantini
Nato a Parigi il 6 agosto 1638, ivi morto il 13 ottobre 1715. Nel 1660 entrò nella congregazione dell'Oratorio e nel 1664 fu ordinato prete. Appassionatosi agli [...] a discussioni e a polemiche contro quelli che credevano doversi questa dottrina del M. sostanzialmente identificare con quella dello Spinoza, che faceva dell'estensione un attributo divino.
Ma la teoria forse più comunemente nota del M. è quella dell ...
Leggi Tutto
Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] dell'azione del Creatore, unica causa reale, che opera secondo le leggi della comunicazione del moto. Per lo Spinoza, che identifica completamente i principî di dipendenza logica e di causalità, il ferreo determinismo meccanico che governa la ...
Leggi Tutto
IDEA
Guido Calogero
. Il termine di ιδέα passò nel linguaggio filosofico già nell'età presocratica, quando, p. es., venne usato da Democrito per significare, in conformità del suo senso originario, [...] (il cui esse idealiter, si sarebbe appunto detto nel Medioevo, non corrispondesse immediatamente a un esse realiter); così Spinoza definì l'idea come mentis conceptum, quem mens format, propterea quod res est cogitans, e Leibniz come propinquam ...
Leggi Tutto
HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] nella sfera che loro si addice le esigenze fichtiane. Per H. il sistema fichtiano costituisce la crassa antitesi dello spinozismo; questo non va oltre la vuota identità, quello non oltrepassa la coscienza soggettiva o empirica la quale s'imbatte ...
Leggi Tutto
SAIBANTE, Bianca Laura
Gian Paolo Romagnani
SAIBANTE, Bianca Laura. – Nacque a Rovereto il 17 maggio 1723, quarta di quattordici figli, da Girolamo e da Francesca Caterina Sbardellati di Adelburg. La [...] dell’Accademia degli Agiati apparve subito evidente: nel primo anno e mezzo i soci affrontarono autori come Baruch Spinoza, Renato Cartesio, John Locke, Isaac Newton, Christian Wolff, Christian Thomasius, Charles-Louis de Montesquieu e Pierre Louis ...
Leggi Tutto
TODERINI, Giambattista (Giovanni Battista, Giovan Battista)
Rolando Minuti
– Nacque a Venezia il 27 giugno 1728, terzogenito di quattro figli maschi, da Domenico Maria Toderini e da Anna Cestari.
Entrò [...] «dittatori della sapienza» (p. 25) che dall’epicureismo, passando per Michel de Montaigne, Niccolò Machiavelli o Benedetto Spinoza, arrivava a Claude-Adrien Helvétius e Voltaire. L’opera proponeva peraltro un esplicito apprezzamento per il pensiero ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Massimo poeta del Novecento italiano, premio Nobel nel 1975, Eugenio Montale è anche prosatore, [...] e i simbolisti francesi. Cita con ammirazione la poesia di Guido Gozzano e di Corrado Govoni e include i filosofi Cartesio, Spinoza, Bergson e Schopenahuer fra i 40 autori da condurre con sé nell’ipotesi scherzosa di ritirarsi a vita cenobitica. Se ...
Leggi Tutto
Berlin, Isaiah
Stefano De Luca
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato nel 1909 a Riga e cresciuto a Pietrogrado, B. si trasferì in Inghilterra nel 1921 e [...] cruciale, agli occhi di B., è che nel fare ciò M. – a differenza di quanto faranno Thomas Hobbes, Baruch Spinoza e i philosophes settecenteschi – non tenta di criticare o ridefinire le nozioni teoriche della morale corrente per adattarle alla sua ...
Leggi Tutto
Meditazioni metafisiche (Meditationes de prima philosophia)
Meditazioni metafisiche
(Meditationes de prima philosophia) Opera (1641) di R. Descartes, pubblicata dapprima a Parigi da Mersenne e poi [...] Dio, secondo la causalità, come sostanza causa di sé stessa, come «sui causa» (è il tema che sarà ripreso da Spinoza). La possibilità dell’errore (Meditazione IV) è dovuta al fatto che l’immagine del creatore impressa nella creatura, ossia l’essere ...
Leggi Tutto
spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...