METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] , le Regulae philosophicae d'I. Newton, la Recherche de la vérité di N. Malebranche, il De emendatione intellectus di B. Spinoza, l'Art de persuader di B. Pascal, l'Art de penser dei solitari di Port-Royal esprimono tutti questa profonda esigenza che ...
Leggi Tutto
Termine correlativo ad effetto: comunemente significa ciò da cui e per cui una cosa è, in guisa che posta la causa, sia l'effetto, e, soppressa quella, questo non sia. Il rapporto della causa all'effetto [...] razionale, per quanto nello spirito di questa dottrina il rapporto logico sia considerato inerente allo stesso rapporto reale. Spinoza appunto dichiara: causa seu ratio; però distingue due forme di causalità: l'immanente o per se (essenziale) e ...
Leggi Tutto
Per i pitagorici essenza (ἐστώ) era la parte immutevole e divina dell'universo, onde s'originava la parte mutevole o natura. Con Socrate la ricerca divenne d'indole logica: di ciascuna cosa egli domandò [...] , non rimamva che o pensare la sostanza viva della vita stessa dei suoi modi, rendendo l'essenza immanente all'esistenza (Spinoza), o satireggiare prima (Locke) e poi negare (Berkeley, Hume) una sostanza anteriore ad ogni qualità, priva d'ogni ...
Leggi Tutto
JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] una parte il filone filosofico che si pone il problema dell'infinito, dell'universalità e della necessità (Malebranche, Spinoza, Leibniz); dall'altra la tradizione francese, ma soprattutto inglese, sensistica ed empiristica (Locke e Hume). Kant pone ...
Leggi Tutto
FASSONI, Liberato (in religione Liberato da S. Giovanni Battista)
Carlo Fantappiè
Nacque a Voltri, vicino Genova, il 19 apr. 1721 da Raffaele e da Maria Camilla. Trasferitosi con la famiglia ad Ancona, [...] Dio e Natura - in base alla dottrina di s. Agostino e di s. Tommaso. Successivamente passa a difendere, contro Spinoza, i miracoli della Scrittura (dal diluvio universale e dalle piaghe d'Egitto alle resurrezioni di Lazzaro e di Cristo), fondandosi ...
Leggi Tutto
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una [...] ) pensando Dio stesso in base alla causalità, come causa sui (causa di sé), concetto poi ripreso e radicalizzato da Spinoza. Dall’esigenza di rendere la causalità congruente con i due ordini di sostanze eterogenei stabiliti da Descartes (estesa e ...
Leggi Tutto
Tiraboschi, Gerolamo
Franco Arato
Forse il maggiore storico settecentesco della letteratura italiana, il gesuita T., nato a Bergamo nel 1731 e morto a Modena nel 1794, ha lasciato un giudizio su M. [...] ., 1824, p. 860).
Del resto, a T. viene bene citare, a conforto delle sue tesi, il parallelo tra M. e Baruch Spinoza istituito nell’Anti-Machiavel, opera (scrive) «non di uno scolastico o d’un moralista», ma del «celebre» Federico II di Prussia, che ...
Leggi Tutto
ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] un altro riguardo i pensatori del sec. XVIII si allontanano non pure da Descartes, ma dagli altri filosofi dell'età precedente, Spinoza e Leibniz: nel rinunciare cioè a cercare i principî primi, l'essenza delle cose, la quale viene posta al di là ...
Leggi Tutto
PAULUS, Heinrich Eberhard Gottlob
Teologo evangelico, nato a Leonberg (Württemberg) il 1° settembre 1761, morto a Heidelberg il 10 agosto 1851. Studiò a Tubinga e fu professore di lingue orientali (1789) [...] la fedeltà alle proprie convinzioni. Il P. pubblicò numerosissimi altri scritti, fra i quali un'edizione delle opere di Spinoza (Jena 1803) e Skizzen aus meiner Bildungs- und Lebensgeschichte (Heidelberg 1839).
Bibl.: Oltre la citata autobiografia, v ...
Leggi Tutto
BUONAFEDE, Appiano (al secolo, Tito Benvenuto)
Giambattista Salinari
Nacque a Comacchio il 4 genn. 1716 da Fausto, appartenente a famiglia patrizia, e da Nicolina Cinti. Fece i primi studi nella città [...] L'opera è sostanzialmente pervasa da una valutazione negativa del pensiero moderno (sono condannati senza riserve Machiavelli, Spinoza, Valla, Milton, ecc., e perfino il sistema copernicano), non senza però una significativa indulgenza nei confronti ...
Leggi Tutto
spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...