SERIMAN, Zaccaria
Gilberto Pizzamiglio
– Nacque a Venezia il 9 novembre 1709, primogenito di Diodato Sceriman, membro di una ricca e nobile famiglia di mercanti di origine armena trasferitasi dalla [...] primi interessi filosofici di Seriman, rivolti sì agli autori antichi, ma sempre più orientati verso i moderni Leibniz, Locke e Spinoza, la cui conoscenza traspare dal suo primo scritto, l’Aristippo (Venezia 1744), un poema in endecasillabi nel quale ...
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appetizione
Tendenza della volontà o desiderio istintivo che spinge a ricercare il raggiungimento di un fine, l’appagamento di un’aspirazione, o anche la soddisfazione di un bisogno materiale. Nella [...] al dolore come il presente sta al futuro, nel senso che sono piacere e dolore proiettati nel futuro, cioè previsti o attesi. Spinoza mette l’a. in relazione con il conatus («sforzo») della mente di conservare il proprio essere per una durata di tempo ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] Dio provvidente, si dà c. solamente per l’incapacità della ragione di trovare le cause di un fenomeno. Analoga concezione ritorna in Spinoza, per il quale il c. è il risultato di una carenza della nostra conoscenza, e in Leibniz che, distinguendo fra ...
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PROVVIDENZA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Enrico ROSA
Le concezioni filosofiche. - Il concetto di provvidenza (gr. πρόνοια, lat. providentia) nasce propriamente nello stoicismo classico, che lo [...] del mondo, che la teologia cristiana medievale cerca in vario modo di conciliare. Nel pensiero moderno, Spinoza esclude rigorosamente quel contrasto riducendo la provvidenza alla causalità dell'universale sostanza divina; e il problema della ...
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UNITÀ
Rodolfo MONDOLFO
. Filosofia. - Nella storia della filosofia il concetto d'unità interessa tanto il problema metafisico quanto il gnoseologico.
Già nella speculazione religiosa, che precede e [...] alla complicatio: "nella moltitudine è l'unità e nell'unità è la moltitudine". Doppia esigenza che poi tende con Spinoza verso la prevalenza dell'unità, con Leibniz della molteplicità; ma congiunta all'affermazione che "ce qui n'est pas véritablement ...
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intelletto
Stefano De Luca
Insieme delle facoltà mentali che ci permettono di pensare e di giudicare
Se nel linguaggio comune intelletto e ragione sono termini sinonimi, nella storia del pensiero filosofico [...] della Chiesa san Tommaso (13° secolo) e, in epoca moderna, dal pensatore olandese Baruch Spinoza (17° secolo).
L'intelletto come facoltà del pensiero astratto
Ma Spinoza, tra i filosofi moderni, è stato un'eccezione, perché la maggior parte di essi ...
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ORNATO, Luigi
Guido Calogero
Letterato e filosofo, nato a Caramagna di Saluzzo nel 1787, morto a Torino il 28 ottobre 1842. Prima insegnante presso la Casa dei paggi imperiali a Torino, lavorò poi presso [...] dell'O., andati perduti, doveva esservi la versione di due apere di F. H. Jacobi, le Lettere sulla dottrina dello Spinoza e lo scritto Delle cose divine e della loro rivelazione. Il pensiero del Jacobi aveva, di fatto, influito fortemente su quello ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] ente» (323).
Età moderna e contemporanea
Nel pensiero moderno la riflessione si incentra sull’unità sostanziale, che in Spinoza assorbe l’intero essere entro la sostanza unica divina, mentre in Leibniz si coniuga in chiave monadologica. Il termine ...
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ZAGURI, Pietro Marco
Valentina Dal Cin
– Nacque a Venezia il 6 giugno 1738, dal patrizio Pietro Angelo e da Caterina Corner.
Dopo la scomparsa del nipote Pietro nel 1795 e quella del fratello, il senatore [...] forti», mostrandone la fallacia attraverso l’uso dell’ironia. In tal modo Zaguri mostrò di conoscere le opere di Spinoza, Bayle, Voltaire, Montesquieu, Rousseau, Helvétius e La Mettrie, con cui era entrato in contatto, malgrado la censura veneta ...
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fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] problemi legati al f. in un contesto culturale estraneo alle prospettive religiose e teologiche istituzionali. Nella concezione di Spinoza il f. è concatenazione delle cause e ordine necessario dell’intera natura; in quanto necessità universale esso ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...