INTELLETTUALISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. L'uso del termine intellettualismo, in senso critico, è recente e certamente posteriore all'inversione dell'uso dei termini intelletto e ragione. Nel Rinascimento [...] fondo fenomeni intellettuali confusi o risultato di fenomeni intellettuali. In questo senso sono intellettualisti Descartes, Spinoza e soprattutto Leibniz, Wolf, Herbart, fors'anche Hegel. Anteriormente i fenomeni sensibili, piuttosto che ridotti ...
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In senso generale, è lo stato di ogni realtà in quanto è tale; in senso specifico, è lo stato della realtà che può essere oggetto di un'esperienza sensibile. "Esistenza" si distingue con ciò tipicamente [...] nell'ens quo nihil maius cogitari potest, traendone la prova ontologica dell'esistenza di Dio; e fu seguito dallo Spinoza, che argomentò analogamente nei riguardi della sua assoluta Sostanza. Dissoltosi invece, nell'empirismo inglese, il concetto di ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] humanitas che è scopo dell'umana natura storicamente instaurare. Più possibilistico, in particolare dopo aver subito l'influsso di Spinoza per mediazione indiretta di Lessing e per quella diretta di Goethe, H. divenne in questioni teologiche, come si ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] maggiore è nella sfera giuridica, dove col Grozio è rivendicata l'umanità del diritto e poi, attraverso Locke, Hobbes, Spinoza, Pufendorf, Thomasius, la sua differenza dalla morale. Può sembrare che essa in molti aspetti poi contamini la politica con ...
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ONNIPOTENZA
Guido Calogero
. È uno dei più essenziali attributi della divinità, e può anzi essere considerato come quello costitutivo della concezione cristiana nei confronti di quella classica.
Alla [...] (onde il Contrasto fra il volontarismo scotistico e il razionalismo aristotelico-tomistico): problemi poi tipicamente compendiati dallo Spinoza, che tentò d'identificare razionalità e onnipotenza togliendo a quest'ultima il carattere della libertà d ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] problema sono state date varie soluzioni, di cui quelle che hanno avuto maggiore risonanza sono: la soluzione datane da B. Spinoza, per il quale l’anima e il c., anziché contrapporsi, si corrispondono in quanto modi dei due infiniti attributi secondo ...
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È il carattere di ciò che può essere o non essere, o essere diverso da quello che è: l'opposto, quindi, della necessità, nei diversi modi in cui questa si può intendere. Per le dottrine filosofiche che [...] abbiano natura ipotetica e quindi contingente. L'esistenza attuale appare contingente nella sua radice a chi non crede, con lo Spinoza e col Hegel, che ogni cosa si realizzi per una necessità logica assoluta, o non ammette che necessariamente Dio ...
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TRENDELENBURG, Friedrich Adolf
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Eutin il 30 novembre 1802, morto a Berlino il 24 gennaio 1872. Insegnò all'università di Berlino filosofia e filologia classica dal 1833, [...] una storia della dottrina delie categorie, mentre il 2° e 3° si occupano di problemi della filosofia di Aristotele, Spinoza, Leibniz, Kant e Herbart. Anche per la propedeutica filosofica il T. risalì ad Aristotele, riassumendo i principî della sua ...
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MARTINEAU, James
Guido Calogero
Pensatore e pastore unitariano inglese, nato a Norwich il 21 aprile 1805, morto a Londra l'11 gennaio 1900. Dal 1840 professore di psicologia, filosofia morale ed economia [...] for God (1879); The Relation between Ethics and Religion (1881); Hours of Thought of Sacred Things (voll. 2, 1876); A Study of Spinoza (1882); Types of Ethical Theory (voll. 2, 1882; 3ª ed., 1891); A Study of Religion (voll. 2, 1888); The Seat of ...
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Scultore russo, nato il 21 ottobre 1843 a Vilna da una povera famiglia ebrea. Fino dai primi anni manifestò vivo l'amore per l'arte, e specialmente per la scultura. Nel 1862, dopo lunghe difficoltà, partì [...] e il Cristo innanzi al popolo (di bronzo, nel Museo russo). Nel 1880 l'A. si trasferì a Parigi; e qui creò lo Spinoza morente (di marmo, all'Accademia di belle arti di Leningrado), e il Mefistofele (di marmo, nel Museo russo); qui, durante gli ultimi ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...