LAOMEDONTE (Λαομέδων)
L. Rocchetti
Figlio di Ilo ed Euridice (Apoll., iii, 146; Hyg., Fab., 250), padre di Esione, Priamo e molti altri figli; fortifica la rocca di Troia con l'aiuto di Apollo, Posidone [...] d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 284. Pompei: G. E. Rizzo, Pittura ellenistico-romana, Milano 1929, tav. LXVII; V. Spinazzola, Pompei alla luce degli Scavi Nuovi di via dell'Abbondanza (a cura di S. Aurigemma), Roma 1953, p. 367 ss.; K ...
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BALCONE (maenianum)
G. Carettoni
L'uso di terrazze e logge è già introdotto nei palazzi reali dell'antico Oriente: in Persia (pal. di Serse, a Persepoli) ed in Egitto (pal. di Ramesses III, a Medīnet [...] , in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, s. v. Maemanum; G. Q. Giglioli, Arte etrusca, 1935, t. CCCXXXVI; R. Paribeni, Archit. dell'Oriente ant., 1937, XIII, p. 91; V. Spinazzola, Scavi via dell'Abbond., 1953, I, cap. IV, pp. 83 ss.; II, cap. XXIV, p. 823 ss. ...
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MASCHERONE
F. Coarelli
Termine architettonico entrato in uso nel XIV sec. per designare un elemento ornamentale a forma di volto umano grottesco o stilizzato, adoperato per lo più come bocca di fontana.
L'uso [...] case e i mon. di Pompei, Napoli 1854, I, Casa detta della seconda fontana, tav. III; Dict. Ant., s. v. Fons; Cloaca; V. Spinazzola, Le arti decorative di Pompei, Milano 1928, tav. 194; C. D'Onofrio, Le fontane di Roma, Roma 1957, p. 170, tav. 143-144 ...
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VITICCIO
Goffredo BENDINELLI
. I viticci o cirri, organi caratteristici delle piante rampicanti, che dalla pianta di vite prendono il nome di viticci, trovano già nel campo dell'arte antica figurata [...] a essere usato come elemento decorativo nell'aspetto datogli dall'arte classica.
Bibl.: A. Riegl, Stilfragen, Berlino 1893, passim; V. Spinazzola, Le arti decorative in Pompei, Milano 1928, passim. Cfr. inoltre la bibliografia della voce palmetta. ...
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TRAPEZOFORO (τραπεζοϕόρος τραπεζοϕόρον, trapezophorum)
F. Coarelli
Etimologicamente, ὁ τὴν τράπεζαν ϕέρων, sostegno di tavolo. In epoca tarda (Pollux, 10, 69; Digesto, xxxiii, 10, 3) passa a significare [...] . 124 ss.; E. Gabrici, Il Santuario della Malophoros a Selinunte, in Mon. Ant. Lincei, XXXII, 1927, p. 202, figg. 104-105; V. Spinazzola, Le arti decorative in Pompei, Milano-Roma 1928, tavv. 33-39; A. Maiuri, in Not. Scavi, 1929, p. 359 ss., fig. 22 ...
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Architetto e scultore, nato nel 1593 a Clusone (Bergamo), morto a Napoli il 13 febbraio 1678. A Napoli apprese l'arte della scultura in marmo e nel 1612 divenne socio dello scultore fiorentino Angelo Landi, [...] , p. 281; B. Capasso, L'epitaffio del Mercato e la fontana della Sellaria, in Napoli nobilissima, VI (1897), p. 113 segg.; V. Spinazzola, La Certosa di S. Martino, ibid., XI (1912), p. 97 segg.; G. Ceci, Docum. per l'arte napolet. del sec. XVII, ibid ...
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INAUGURAZIONE
Gioacchino Mancini
Nella religione romana si diceva inaugurazione la consultazione degli dei da parte degli auguri, e in senso esteso ogni cerimonia di cui la consultazione stessa formava [...] XIX (1891), p. 405 segg.; A. Bouché-Leclerq, in Dictionnaire des antiquités grecques et romaines, III, i, p. 435 segg.; V. Spinazzola, Gli Augures, Roma 1895; id., in Dizionario epigrafico di E. De Ruggiero, I, p. 778 segg.; G. Wissowa, Religion und ...
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Vedi CARIATIDE dell'anno: 1959 - 1994
CARIATIDE (καρυᾶτις, caryatis)
G. A. Mansuelli
Figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti membrature architettoniche. [...] , Milano 1935, tav. ccxi, 2; buccheri etruschi: ibid., tav. xliii, b c (da Cerveteri) tav. xlvii; trapezoforo puteolano: V. Spinazzola, Arti decorative in Pompei, Museo Naz. di Napoli, tav. 33; Artemide di Larnaka: G. E. Rizzo, Prassitele, tav. xv ...
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BALDOVINO
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Probabilmente di origine normanna, come dimostrerebbe il suo nome, sarebbe stato fatto vescovo di Melfi anteriormente al 1050, se è vera la notizia, riferita dall'Araneo (pp. 109 s., ove, [...] p. 353) B. era presente a una donazione effettuata a favore del monastero di S. Michele "in vultu" da Goffredo signore di Spinazzola. Questa è l'ultima notizia sicura che si abbia di lui: dieci anni dopo la diocesi melfitana risulta retta da un nuovo ...
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ARTEMON (᾿Αρτέμων, Artemon)
F. Magi
3°. - Pittore della prima metà del sec. III a. C., oriundo probabilmente dell'Asia Minore, ritenuto uno dei migliori maestri del suo tempo (Plin., Nat. hist., xxxv, [...] Gemäldekopien, in Abhandlungen der Bayerischen Akademie der Wissenschaften, Philosophisch-historische Klasse, 33, 1951, pp. 127; 129; V. Spinazzola, Pompei alla luce delle nuove scoperte, a cura di S. Aurigemma, Roma 1953, pp. 369 ss., 390, 650 ...
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