Scienziato (Parigi 1743 - ivi 1794). Figlio di un noto avvocato parigino, fu indirizzato dal padre verso gli studî giuridici. Non trascurò tuttavia le scienze e seguì corsi di matematica e di fisica, di [...] lavoro. Si occupò, oltre che di fisica, di chimica e di scienza in genere (fu, tra l'altro, il fondatore delle Annales de fisiocratica), di agronomia (dal 1778 installò una fattoria sperimentale vicino a Blois), di politica fiscale e finanziaria, ...
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Filosofo (Saint-Malo 1709 - Berlino 1751). Medico e chirurgo, nella sua opera più famosa, L'homme machine (1747), sostenne che l'uomo, come gli animali, è una macchina: tutte le sue facoltà devono quindi [...] La M., sottratto alla pretesa competenza dei metafisici, doveva essere rinnovata su nuove basi nell'ambito della scienzasperimentale, con i contributi dell'anatomia, della fisiologia, della medicina. Di concessioni al linguaggio metafisico, intese a ...
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Chimico (Rouen 1645 - Parigi 1715). Fu uno dei maggiori esponenti della chimica francese nell'ultimo quarto del sec. XVII. Ebbe una farmacia a Parigi, ma, essendo protestante, dovette nel 1683 rifugiarsi [...] interessati alla sua brillante esposizione dei contenuti di una scienza emergente come la chimica. Il clima antiprotestante instaurato parte pratica del Cours, adottò un atteggiamento pragmatico-sperimentale. La fortuna conosciuta dal Cours di L. non ...
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Stato fisiologico, in genere indotto artificialmente, apparentemente simile al sonno, che permette una grande varietà di risposte comportamentali alla stimolazione verbale. L’individuo ipnotizzato sembra [...] può essere sufficiente.
L’i. è uno strumento di scienza e di terapia. Mentre poca esperienza è necessaria per URSS e nell’Europa orientale. Un approccio combinato clinico-sperimentale, iniziato dallo studio innovatore e precorritore dello psichiatra M ...
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Filosofo (Derby 1820 - Brighton 1903); prima ingegnere ferroviario, poi (1848) viceredattore dell'Economist, pubblicò nel 1850 la sua prima opera, la Social statics, cui seguirono varî saggi, alcuni pubblicati [...] speculativa, scarsamente suscettibile di una traduzione sperimentale. Importanti le sue applicazioni alla un fondamentale agnosticismo, a una possibile riconciliazione tra religione e scienza. Enorme fu la sua influenza sui contemporanei, per es., ...
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Filosofo (Bautzen 1817 - Berlino 1881). Tentò di raggiungere una conciliazione tra i principi dell'idealismo e quelli della scienza meccanicistica, sostenendo che i meccanismi di causa-effetto che governano [...] negli studî sulla percezione dello spazio), influenzò ampiamente scienziati e filosofi. Così alla Medizinische Psychologie si rifecero sia i numerosi tentativi di psicologia fisiologica e sperimentale sul finire dell'Ottocento (G. T. Ladd, per ...
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Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] Essenziale il suo contributo alla fondazione di una psicologia come scienza autonoma, sia dal punto di vista metodologico - assumendo come paradigma sperimentale quello psicofisico di E. H. Weber e G. Th. Fechner -, sia dal punto di vista teorico, ...
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Scultore inglese (Prestatyn, Clwyd, 1941 - Ibiza 2009), noto soprattutto per le sue dinamiche figure di animali, realizzate anche in forma monumentale.
Vita e opere
Si è formato al College of arts and [...] il 1960 e il 1965, al teatro e alla poesia sperimentale (alcuni suoi testi sono pubblicati nel periodico Silâns), trovando una particolare consonanza con A. Jarry e la sua scienza delle soluzioni immaginarie (patafisica), che traspare anche nel suo ...
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Erudito, filosofo e fisico francese (Champtercier, Provenza, 1592 - Parigi 1655). Prof. di filosofia a Aix-en-Provence (1616-22), poi prevosto della cattedrale di Digne, dal 1645 prof. di matematica al [...] fisiche (dalla polemica sui parelî alla verifica sperimentale della legge galileiana della caduta dei gravi), R. Cartesio), egli è tra i massimi rappresentanti della nuova scienza e in generale della nuova cultura che si andava affermando nel ...
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Chimico e biologo italiano (Napoli 1923 - Roma 2006), dal 1969 professore di biologia molecolare nell'università di Roma "La Sapienza", della quale è stato rettore dal 1988 al 1997. Dopo essersi occupato [...] delle fermentazioni, ha rivolto i suoi interessi alla genetica sperimentale e all'ingegneria genetica, promovendo il Centro di studio della ricerca e a favore della comunicazione della scienza. Sensibile agli aspetti più innovativi della ricerca, ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...