COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] di cui Dandolo era il più autorevole rappresentante; il desiderio di rivedere l'amico e, forse, la speranzadi del diritto, si trasferì a Milano.
Trovò questa città pulsante divita e d'industria ("Tutte le altri capitali d'Italia avevano per ...
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BIXIO, Nino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Genova il 2 ott. 1821 da Tommaso, impiegato all'Ufficio del marchio, e da Colomba Caffarelli, ultimo di otto figli, e fu battezzato con il nome di Girolamo. [...] segno", della istruzione militare. L'avvento di Rattazzi alimentò le sue speranzedi una rinnovata intesa fra governo e rivoluzione del gen. N. B., Fano 1876; G. C. Abba, Vitadi N. B., Torino 1905, traccia un profilo sbiadito, che non raggiunge ...
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BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] repubblicani italiani e francesi si passò da una prima fase, in cui le speranze nel governo e nell'armata francese erano piene e totali, a una fase mondo fino al distacco dalla madrepatria. Il genere divita dei coloni, il lavoro agricolo cui si ...
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CAMPANELLA, Federico
Alfonso Scirocco
Nato a Genova il 10 luglio 1804 da Sebastiano e Benedetta Tassara, si era iscritto all'università nel febbraio 1822, frequentando il primo anno di filosofia al [...] con Aspromonte per il C. era cessata la speranzadi una proficua collaborazione con la monarchia.
Ritornato aveva più dato segno divita: avendo votato il patto di Roma si sentiva in dovere di sostenerlo in ogni sua parte e di convocare l'assemblea, ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] di ateismo. Perciò puntò a una diffusione dei dati essenziali del cristianesimo tra le masse operaie, nella speranza che e timide non ne rallentino il magnifico impulso di rinnovamento e divita"; "continuare lo sforzo ecumenico […] senza cedimenti ...
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BUOZZI, Bruno
Gastone Manacorda
Nacque a Pontelagoscuro (Ferrara) il 31 genn. 1881 da Orlando e Maddalena Gusti. Nel primi anni del 1900 si trasferì a Milano, dove divenne operaio meccanico, si iscrisse [...] La sua presenza in queste sedi voleva dimostrare la continuità divita della C.G.d.L. come unica legittima rappresentante del movimento operaio, Roma 1970; Id., 1920. La grande speranza. L'occupazione delle fabbriche in Italia, numero speciale de Il ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] Adriatico, verso Istria e Dalmazia. In realtà la speranzadi far insorgere l'altra sponda venne meno già vita a convincere i democratici ad aderire al progetto di unificazione sotto un Piemonte capace di mettere da parte ogni eventuale ambizione di ...
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CORVETTO, Luigi Emanuele
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'11 luglio 1756 (l'atto di nascita lo registra come "Crovetto", poiché tale era il nome, solo in seguito "italianizzato", della sua antica [...] , forse intuendo che c'erano poche speranzedi affermare il proprio punto di vista. Un anno dopo entrò infatti in i suoi cospicui guadagni se n'erano andati in una dispendiosa vitadi rappresentanza, nell'aiuto a parenti ed amici, nei debiti contratti ...
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CELESTINO III, papa
Volkert Pfaff
Giacinto (Hyacinthus) Bobone nacque a Roma all'inizio del sec. XII da Pietro Bobone capostipite della nobile famiglia, che assumerà il nome Orsini. Abbracciò la carriera [...] dello Stato della Chiesa e di persone ecclesiastiche, non lasciando più alcuna speranzadi poter giungere ad una per motivi sia canonici sia personali. A C. III rimanevano oramai poche settimane divita. Morì l'8 genn. 1198 a Roma e fu sepolto a S. ...
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CARRARA, Francesco da, il Novello
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Fu l'ultimo signore di Padova: figlio di Francesco il Vecchio e di Fina Buzzacarini, vi nacque il 29 maggio 1359. Meriti e reputazione [...] 7 mila fiorini.
Ma la speranzadi conquiste territoriali, che consentissero la creazione di un più vasto Stato, mantenne dei Carraresi su Verona (22 maggio 1404 - 23 giugno 1405), in Vita veronese, VII(1955), pp. 66-72, 116-118, 150-162, 181 ...
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speranza
s. f. [der. di sperare1, sull’esempio del fr. ant. espérance]. – 1. a. Sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera: nutrire, accarezzare, concepire una s.; gli sorride, lo sorregge,...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...