Marcello II
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano (Macerata) da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse i primi anni [...] era considerato dagli osservatori fra i candidati con maggiore speranzadi successo, a causa dello zelo religioso dimostrato; dare un segnale di rigore, pretese immediatamente che in Corte di Roma si diffondesse un nuovo, austero stile divita e non ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] pose il problema dell'elezione di un imperatore, molti si fecero avanti con la speranzadi ottenere una carica così cultura, X (1976), pp. 25-35; A. Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Firenze 1977, pp. 72-78; D. E. Queller, ...
Leggi Tutto
CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] l’organizzazione internazionale (SIOI), appena al secondo anno divita: fondata nell’ottobre 1944, con un forte sostegno del giovanneo, nella fase di apertura del concilio Vaticano secondo, si manifestarono alcuni segnali disperanza, segni dei tempi ...
Leggi Tutto
BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] che erano state meno ostili alla guerra di Libia nella speranzadi ottenere terre da coltivare.
Allo scoppio L. Albertini,Vent'anni divita politica italiana, Bologna 1953: questa opera copre larga parte dell'arco della vita politica del B., ma ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michele Amari
Giuseppe Giarrizzo
Storico acclamato della Sicilia aragonese e musulmana, fu politico ‘nazionale’ e figura simbolo della lotta antitirannica e liberale.
La vita
Nato a Palermo il 7 luglio [...] di ridurle a unità. Primo avviamento a questo la idea d’un Dio supremo […]. Correa tra loro altresì una vaga speranza delle colonie dalla madrepatria: donde il maggior bene, «la forza divita ch’è propria delle colonie libere e che non si infonde ...
Leggi Tutto
COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] di cui Dandolo era il più autorevole rappresentante; il desiderio di rivedere l'amico e, forse, la speranzadi del diritto, si trasferì a Milano.
Trovò questa città pulsante divita e d'industria ("Tutte le altri capitali d'Italia avevano per ...
Leggi Tutto
Callisto II
Giovanni Miccoli
Figlio di Guglielmo conte di Borgogna, ed imparentato per parte di madre con i duchi di Normandia, nacque in un anno imprecisato, probabilmente non molto oltre la metà dell'XI [...] quella linea di restaurazione, di ordine e di disciplina, di potere insomma, assunta dalla Chiesa occidentale con il pontificato di Urbano II, contro ogni istanza antitemporalistica e pauperistica, e contro ogni autonoma espressione divita religiosa ...
Leggi Tutto
BIXIO, Nino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Genova il 2 ott. 1821 da Tommaso, impiegato all'Ufficio del marchio, e da Colomba Caffarelli, ultimo di otto figli, e fu battezzato con il nome di Girolamo. [...] segno", della istruzione militare. L'avvento di Rattazzi alimentò le sue speranzedi una rinnovata intesa fra governo e rivoluzione del gen. N. B., Fano 1876; G. C. Abba, Vitadi N. B., Torino 1905, traccia un profilo sbiadito, che non raggiunge ...
Leggi Tutto
BOTTA, Carlo
Giuseppe Talamo
Nacque a San Giorgio Canavese, in Piemonte, il 6 nov. 1766 da Ignazio e da Delfina Boggio. Seguendo un'antica tradizione familiare, iniziò giovanissimo gli studi di medicina [...] repubblicani italiani e francesi si passò da una prima fase, in cui le speranze nel governo e nell'armata francese erano piene e totali, a una fase mondo fino al distacco dalla madrepatria. Il genere divita dei coloni, il lavoro agricolo cui si ...
Leggi Tutto
CAMPANELLA, Federico
Alfonso Scirocco
Nato a Genova il 10 luglio 1804 da Sebastiano e Benedetta Tassara, si era iscritto all'università nel febbraio 1822, frequentando il primo anno di filosofia al [...] con Aspromonte per il C. era cessata la speranzadi una proficua collaborazione con la monarchia.
Ritornato aveva più dato segno divita: avendo votato il patto di Roma si sentiva in dovere di sostenerlo in ogni sua parte e di convocare l'assemblea, ...
Leggi Tutto
speranza
s. f. [der. di sperare1, sull’esempio del fr. ant. espérance]. – 1. a. Sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera: nutrire, accarezzare, concepire una s.; gli sorride, lo sorregge,...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...