Nacque a Forlì il 16 sett. 1841 da Carlo e da Francesca Ghinassi. Affidato dopo la morte del padre a uno zio di sentimenti ultraliberali, Gaetano Ghinassi, il F. visse un'adolescenza tranquilla fino al [...] ordini di G. Bruzzesi e l'anno dopo prendeva parte alla spedizione che si sarebbe conclusa alle porte di Roma. In entrambe le 'armata dei Vosgi si era conclusa la sua storia di garibaldino, il F. aveva preso a considerare risolta la questione ...
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FANELLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 13 ott. 1827 da Lelio Maria e da Marianna Ribera.
La sua era una agiata famiglia borghese: il padre, originario di Martina Franca, aveva esercitato [...] un'attenzione strumentale per l'elemento garibaldino come possibile serbatoio di forze disponibili Cronaca del Comitato segreto di Napoli, Napoli 1877, passim; P. E. Bilotti, La spedizione di Sapri, Salerno 1907, pp. 70, 75 s., 80 ss., 85-104, 117- ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] 1860, nuova ed. anastatica, a cura di F. Mazzonis, Spoleto 1981, p. 122).
Rispose alla chiamata garibaldina anche in seguito; se non partecipò alla spedizione di Aspromonte nel 1862, venne tuttavia a Bezzecca nel 1866 e a Mentana l’anno successivo ...
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GARIBALDI, Menotti
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 16 sett. 1840 in un campo militare tra il villaggio di Mustarda e la città di San Simon, nella Repubblica brasiliana di Rio Grande do Sul, da Giuseppe [...] dei preparativi e, dal 2 ottobre, il comando della spedizione nel Lazio. Il risultato non fu dei più felici: il 1870 e il '71 guidando la III brigata dei garibaldini accorsi a difendere la Francia repubblicana dall'invasione prussiana: distintosi ...
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FANTI, Manfredo
Vincenzo Caciulli
Nato a Carpi (od. provincia di Modena) il 23 febbr. 1806 da Antonio e Silea Carbolani, nel 1825 fu ammesso alla Scuola dei cadetti pionieri di Modena, e conseguì nel [...] l'iniziativa. Fu così preparata diplomaticamente e militarmente la spedizione nelle Marche e nell'Umbria, voluta da Cavour per annettere nuovi territori, per consolidare l'impresa garibaldina e per togliere l'iniziativa politica ai democratici che ...
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FINZI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Rivarolo Fuori (oggi Rivarolo Mantovano) il 27 febbr. 1815 da Abramo e da Rosa Finzi, entrambi di ascendenza israelita.
L'agiatezza della famiglia, proprietaria [...] centrale, ma non quello di una prosecuzione dell'impresa garibaldina da Napoli a Roma, a fine luglio 1860 il Cavour : cfr. in proposito A. Luzio, Il milione di fucili e la spedizione dei Mille, in Garibaldi, Cavour, Verdi..., Torino 1924, pp. 75-137 ...
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CARCANO, Paolo
Luigi Ambrosoli
Nato a Como il 24 genn. 1843 da Giovanni, architetto capo del comune, e da Angela Maggi, aveva completato gli studi secondari nel clima degli anni che preparavano la fine [...] insieme con alcuni amici, decise di partire con la spedizione Medici diretta in Sicilia per unirsi ai volontari che la firma dell'armistizio interrompesse l'avanzata (cfr. i suoi Ricordi garibaldini del 1860, in Nuova Antologia, 16 genn. 1918, pp. ...
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PALLAVICINO TRIVULZIO, Giorgio Guido
Ester De Fort
PALLAVICINO TRIVULZIO, Giorgio Guido. – Nacque a Milano il 24 aprile 1796 dal marchese Giorgio Pio e dalla contessa Anna Besozzi.
A sette anni perse [...] suo comportamento contribuì ad accreditare il consenso governativo all’impresa garibaldina che si sarebbe infranta di lì a poco ad Aspromonte Garibaldi, ospite a San Fiorano in vista della spedizione nello Stato pontificio, e si recò a Firenze presso ...
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CORRAO, Giovanni
Luigi Agnello
Nato a Palermo, nel quartiere marinaro del Borgo, il 17 nov. 1822, da Giuseppe e da Anna Maria Argento, esercitò come il padre il mestiere di calafato. Quasi sprovvisto [...] Indicem. Sulla impresa compiuta con R. Pilo nel 1860 e sulla sua partecipazione alla campagna garibaldina nel Mezzogiorno si veda: R. Motto, Relazione esatta della spedizione di R. Pilo e F. C. avvenuta nel 1860, Pisa 1877; G. Garibaldi, Le memorie ...
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DANDOLO, Emilio
Renato Giusti
Nato a Varese il 4 apr. 1830 dal conte Tullio e da Giulietta Bargnani, dopo esser stato tre anni, fino al 1843, nel collegio di Monza diretto dal barnabita p. Piantoni, [...] dei bersaglieri, non attese l'imbarco del corpo di spedizione e ai primi di aprile era già dinanzi a Sebastopoli . a Brescia, Brescia 1959, I-II, pp. 5-14; Antol. di scrittori garibaldini, a cura di G. Mariani, Bologna 1960, pp. 240-56; P. Pieri, ...
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camicia
camìcia s. f. [lat. tardo camīsia e camīsa, di origine incerta] (pl. -cie, meno bene -ce). – 1. a. Indumento di cotone, di tela, di seta, di flanella o d’altro tessuto, che si porta sulla carne o sopra la maglia, di varia lunghezza...