Fertilità
Ettore Cittadini
Isabella Coghi
Marco Aime
Si definisce fertilità la capacità di riprodursi degli esseri viventi con conservazione delle caratteristiche di specie; la mancanza di fertilità [...] da sé, può contare su garanzie biologiche formidabili che si sono venute evolvendo nel corso del tempo. Nella specie umana, il processo evolutivo ha comportato un progressivo sganciamento della riproduzione da alcuni meccanismi più elementari (per es ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] esegue sia con piante nate da seme sia con quelle provenienti da talee o margotte; l’epoca del t. dipende dalla specie che si trapianta e dal clima: è preferibile l’autunno. Quando si trapiantano alberi più o meno sviluppati, si avvolgono e riparano ...
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Genere di Enterobatteriacee: comprende forme a bastoncino corto, gram-negative, che fermentano glucosio e lattosio, diffuse particolarmente nell’intestino degli animali. Specie tipica è E. coli, agente [...] responsabile delle colibacillosi, così chiamata in onore del batteriologo e pediatra tedesco Theodor von Escherich (1857-1911), che per primo lo descrisse (Bacterium coli commune).
Sono stati individuati ...
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Streptomicetacee Famiglia di Actinomiceti, distinta per il micelio che non si frammenta; comprende il genere Streptomyces cui appartengono più di 70 specie per lo più saprofite viventi nel terreno, più [...] di rado parassite; le più note sono quelle che forniscono antibiotici, come Streptomyces griseus, Streptomyces olivaceus, Streptomyces albus, Streptomyces lavendulae.
Soprattutto da Streptomyces griseus ...
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Stato in cui si trovano gli animali e le piante, quando le condizioni di alimentazione e riproduzione sono regolate dall’uomo. In particolare si dicono domestiche quelle specie di animali che, vivendo [...] o con le forme selvatiche, ma vengono moltiplicate oppure no a seconda dei criteri dell’allevatore.
Alla riproduzione controllata di specie vegetali e animali l’uomo si dedicò a partire dalla fine del Paleolitico e gli inizi del Neolitico (9000-7000 ...
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Si dice di acqua che ha basso grado di salinità. Laguna o., laguna la cui salinità è compresa fra 0 e 9‰, in cui vivono specie animali e vegetali dette specie oligoaline o oligoalobie. ...
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streptobacillo Genere (Streptobacillus) di Batteri, gram-negativi, aerobi facoltativi, parassiti e patogeni di ratti, topi e altri mammiferi; vi appartiene l’unica specie Streptobacillus moniliformis, [...] polimorfo e rinvenuto nei ratti. Il nome è anche impropriamente usato per il batterio che causa l’ulcera venerea, ossia il bacillo di Ducrey (Haemophilus ducreyi) ...
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infezione
Processo d’invasione di un organismo o di parti di esso (organi o tessuti) da parte di una o più specie microbiche come virus, batteri, miceti, protozoi. L’infezione, caratterizzata dall’invasione [...] di un microrganismo patogeno che riesce a penetrare, attecchire e moltiplicarsi all’interno di un organismo ospite non comporta, necessariamente, la comparsa delle alterazioni dello stato di salute tipiche ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] gene. Inoltre, dato che non tutti i geni sono espressi allo stesso livello, vi sono RNAm più abbondanti di altri e le specie meno rappresentate rischiano di non essere presenti tra i cDNA prodotti. L’identificazione di un gene a partire dal cDNA, pur ...
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zeina Prolammina del mais, costituita da leucina, acido glutammico, alanina, prolina, isoleucina, serina, fenilalanina, acido aspartico, tirosina ecc. Consta di almeno due specie chimiche caratterizzate [...] da differente solubilità (per es., in alcol isopropilico); si estrae dal mais separandone il glutine che ne contiene circa il 70%. Si usa nella preparazione di fibre sintetiche (proteiche), di polveri ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...