Figlia (Parigi 1706 - Lunéville 1749) del barone Tonnelier de Breteuil, ebbe vasta cultura in specie scientifica. Scrisse: Institutions de physique (1740) e altri trattati; tradusse in francese i Principia [...] mathematica di Newton (1756). Amica di Voltaire, con lui visse nel castello di Cirey dal 1734 in poi ...
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Scrittore inglese (Chichester 1745 - Felpham, Sussex, 1820). Alcune delle sue opere ebbero successo momentaneo, specie The triumphs of temper (1781). Scrisse anche Ballads founded on anecdotes of animals [...] (1805), che furono illustrate da W. Blake, le biografie di Cowper (1803, la sua opera più nota) e di Milton (1794), e varie epistole in versi ...
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Scrittore italiano (Signa, Firenze, 1889 - Siena 1942). Industriale fino a 35 anni, viaggiò molto, specie in America e in Inghilterra; tornato in patria, attese ai proprî poderi. E un senso patriarcale [...] della terra e della natura, unito ad uno spirito d'avventura, a un gusto drammatico, pervade la sua narrativa che, verista d'impianto, fa poi largo posto a motivi descrittivo-paesistici. Romanzi principali: ...
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Chimico francese (Cherbourg 1871 - Lione 1935), prof. a Nancy e Lione. Compì importanti ricerche, specie nel campo della chimica organica (sintesi di numerose sostanze attraverso la preparazione di composti [...] metallorganici del magnesio dotati di grande reattività; idrogenazione selettiva a bassa pressione; cracking dei petrolî; ecc.). Nel 1912 ottenne, insieme con P. Sabatier, il premio Nobel per la chimica ...
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Drammaturgo e scrittore spagnolo (Madrid 1926 - Hondarribia 2021). Oltre a tematiche politiche, ha sviluppato (specie dopo il 1960) i temi della morte e del destino umano, dell'alienazione e della violenza. [...] Da ricordare: Uranio 235 (1946); Cargamento de sueños (1948); Escuadra hacia la muerte (1953); La mordaza (1954); Guillermo Tell tiene los ojos tristes (1955); En la red (1961); La tragicomedia de la sangre ...
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Entomologo e speleologo (n. Roma 1902 - m. 1957). Studioso di fauna troglobia; ha scoperto numerose specie di insetti, alcuni molto importanti per la ricostruzione paleomorfologica dell'Italia nell'era [...] geologica secondaria ...
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Pittore (Faenza 1526 circa - ivi 1588). Allievo di Vasari, collaborò attivamente con lui nella decorazione, specie in grottesche, di molte stanze e del cortile di Palazzo Vecchio (1564-66) a Firenze. Fu [...] operoso a Rimini (affreschi del salone del pal. Marcheselli, 1570), a Roma (decorazioni delle Logge Vaticane e affreschi nel chiostro della Trinità dei Monti) e a Faenza (quadri nella Pinacoteca) ...
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Pittore (Saint-Quentin 1704 - ivi 1788). Discepolo di J. Restout, i suoi ritratti a pastello, specie quelli schizzati rapidamente, sono esemplari di un'acuta ricerca psicologica, preziosi inoltre come [...] documento della società parigina dell'epoca (ritratti della Pompadour a Parigi, Louvre, di d'Alembert al museo di Saint-Quentin, di Rousseau al Musée d'art et d'histoire di Ginevra) ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (Ferrara 1926 - Roma 2008). L'amore per la terra natale, specie per il delta del Po, ha animato i suoi esordi, mentre tutta la sua carriera è stata caratterizzata [...] dall'interesse per i temi storico-politici. Dopo alcuni pregevoli documentari (Alluvione, 1950; Il delta padano, 1951; Uomini soli, 1959) esordì nel lungometraggio con La lunga notte del '43 (1960, tratto ...
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Botanico francese (n. Lione 1814 - m. 1897). In base ad accurati studî sperimentali sulla costanza dei caratteri delle specie, espresse per primo il concetto di piccola specie, entità d'ordine inferiore [...] alla specie linneana, chiamata in suo onore jordanone. Pubblicò varie opere tra cui: De l'origine des diverses variétés ou espèces d'arbres cultivés (1853); Icones ad floram Europae (1866). ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...