GANASSI (Ganassi dal Fontego), Silvestro di
Pacifica Artuso
Nacque nel 1492, secondo vari repertori in una località del Veneziano denominata Fontego o Fontigo. Il G. fu in primo luogo un profondo conoscitore [...] ricostruire un quadro in cui, tra l'altro, si evidenzia il problema della ineguaglianza ritmica rinascimentale, specie attraverso la diminuzione. Di questo particolare tipo di ornamentazione, essenziale nella pratica strumentale ma anche vocale della ...
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BONAMICI, Ferdinando
Liliana Pannella
Nacque nel 1827 a Napoli, dove svolse la sua attività di didatta, di pianista e di compositore. Fu dapprima segretario del conservatorio di musica S. Pietro a Maiella, [...] si era adoperato, infatti, a Napoli per la diffusione della cultura musicale: nel 1863 aveva fondato il Circolo Bonamici, una specie di sodalizio che aveva lo scopo di promuovere il culto dell'arte musicale.
Il B. era riuscito a mettere insieme un ...
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BASIOLA, Mario
Mauro Bucarelli
Nato ad Annico (Cremona) il 12 luglio 1892 da Alessandro, artigiano cestaio, e da Marta Milanesi, passò la giovinezza dedito ai lavori nei campi senza ricevere un'istruzione [...] palesò corrivo a certe tendenze di clamoroso e chiassoso vocalismo, e mantenne invece la capacità di affrontare il canto (specie quello verdiano) con una corrertezza e misura, con una malleabilità timbrica e con una sicurezza nel registro acuto, che ...
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BALBI (Balbo), Lodovico (Aluigi)
Alberto Pironti
Vissuto nel secolo XVI, fu minore conventuale e compositore di musica sacra e profana. Studiò con Costanzo Porta e fu cantore della basilica di San Marco [...] . Liber Primus (Venetiis, apud Haeredes Francisci Rampazetti, 1579) si ha notizia di certe adunanze musicali in casa del B., specie di "accademie", e della ricca collezione di strumenti musicali che egli possedeva. Il 15 sett. 1580 il B. ebbe una ...
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DE VAL, Antonio
Alessandra Di Marco
Nacque a Venezia il 17 ott. 1803, da Domenico e da Giovanna Caprara. Scarse le notizie biografiche sul D., che, come risulta dai documenti rimasti, riscosse un buon [...] F. Ermagora. Dotato d'una bella voce tenorile, studiò con A. Baglioni che, dopo una brillante carriera teatrale, specie in ruoli mozartiani, si era dedicato all'insegnamento, divenendo uno tra i maggiori esperti nel campo della tecnica vocale. Nella ...
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AMATI, Girolamo (Ieronimo)
Liliana Pannella
Liutaio, nacque a Cremona il 26 maggio 1649; terzogenito di "maestro" Nicola e di Lucrezia de Paleari fu il solo dei loro nove figli a professare l'arte paterna.
Dal [...] 'arte della liuteria.
L'A. fu alunno del padre, ma i suoi violini - pochissimi sono gli esemplari a noi rimasti -, specie i primi che maggiormente risentono l'influsso del suo maestro, si mostrano inferiori a quelli dei più celebri Amati, soprattutto ...
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ARTUSI, Giovanni Maria
Renzo Bonvicini
Teorico e compositore di musica, nato a Bologna nel 1540 circa. Poco si sa della sua vita: studiò con Giuseppe (Gioseffo) Zarlino, maestro di cappella della "Serenissima [...] e Ricciardo Amadino; II parte, ibid. 1589, per G. Vincenti) - e alle sue polemiche con i musicisti contemporanei innovatori, specie Claudio Monteverdi, polemiche in cui l'A. si rivela un perfetto conservatore e ove, comunque, cela sé stesso e i suoi ...
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LANFRANCO, Giovanni Maria
Stefano Campagnolo
Nato intorno alla fine del secolo XV a Terenzo, presso Parma, si formò con Ludovico Milanese, un organista segnalato a Lucca fra il 1512 e il 1537. Non esistono [...] arrivo nella città lombarda possa essere sensibilmente retrodatato. In specie, il L. mostra stretta contiguità con gli ambienti l'esposizione del sistema degli otto toni (le diverse specie d'ottava), con alcuni riferimenti anche al loro impiego ...
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AGOSTINI, Mezio
Giorgio Graziosi
Nato a Fano il 12 ag. 1875, studiò nel liceo musicale "G. Rossini" di Pesaro, allievo di M. Vitali per il pianoforte (si diplomò nel 1893) e di C. Pedrotti e A. Vanbianchi [...] , 1905; riesumazione della Cambiale di matrimonio di G. Rossini al teatro La Fenice di Venezia, 1910). In varie occasioni, specie negli anni seguenti la prima guerra mondiale, diresse concerti sinfonici a Venezia e altrove e si fece apprezzare come ...
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CALLIDO, Gaetano (Antonio)
Oscar Mischiati
Nacque ad Este (Padova) il 14 genn. 1727 da Agostino e Veneranda Tagliapietra. Non si sa da chi abbia appreso i primi elementi dell'arte organaria: giunse a [...] e buon cristiano; cosicché ogn'uno potrà prestarli piena credenza di qualunque impresa nella fabbrica d'organi di qual si sia specie, che già sotto la mia strettissima critica il detto Callido ha fatti tutti li corsi attinenti a tal fabrica con sua ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...