FUBINI, Simone
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 23 ott. 1841 a Casale Monferrato da Salvador e da Allegra (nel registro anagrafico della locale comunità ebraica non è indicato il casato della madre). [...] cataforesi (Sulla cataforesi elettrica; esperienze fatte sull'uomo e sopra diverse specie di animali, in Archivio per le scienze mediche, XVIII [1894], sul cuore e sul sistema circolatorio in varie specie animali (cane, gatto, topo, piccione, rana ...
Leggi Tutto
COLZI, Francesco Alfonso Faustino
Giuseppe Armocida
Nacque a Monsummano (Pistoia) il 15 febbr. 1855 da Ottaviano e da Irene Brunetti. Compiuti gli studi medi, si recò a Pisa dove si immatricolò nella [...] sui riflessi dell'intervento a livello delle funzioni digestive e intestinali (La chirurgia operativa sulle vie biliari e in specie della fistola colecisto intestinale, in Lo Sperimentale, XI, [1886], pp. 225-247) 337-61, 457-482). Questo lavoro ...
Leggi Tutto
BOTTONI, Albertino
Giuliano Gliozzi
Nacque nella prima metà del Cinquecento a Padova da Pietro di nobile famiglia trasferitasi da Parma. Nella città natale compì gli studi, conseguendo precocemente [...] degli eremitani di Padova.
Il B. si occupò specialmente delle funzioni dirette alla conservazione dell'individuo e della specie, cioè nutrizione, crescita e generazione, che definì "tria suprema naturae munera". Allo studio del processo nutritivo è ...
Leggi Tutto
Aprassia
Bruno Callieri
L'aprassia (dal greco ἀπραξία, "inerzia", composto da ἀ- privativo e dalla radice del verbo πράσσω, "operare") può essere definita come l'incapacità di compiere un movimento [...] , di disporre dei fiammiferi o dei dadi. L'aprassia consegue il più sovente a lesioni cerebrali localizzate, specie lesioni vascolari e tumori, ma può anche essere sintomo di encefalopatie infiammatorie o degenerative. Frequenti sono tuttavia, nelle ...
Leggi Tutto
provirus
Retrovirus (ossia virus che possiede un genoma a RNA) integratosi nel DNA di una cellula infettata. Una volta che il provirus si è integrato, la cellula prosegue il suo ciclo cellulare e, duplicandosi, [...] a crescere normalmente. Essi possono anche, occasionalmente, integrarsi nelle cellule germinali di un animale; vengono, quindi, ereditati dalla sua progenie e, talvolta, diventano parte dei caratteri ereditari di quella specie. (*)
→ Terapia genica ...
Leggi Tutto
Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] colori.
Altri tipi di m. ebbero diverse applicazioni. Il m. rustico, formato da ghiaia, conchiglie, frammenti di vetro ecc., fu usato, specie nel 16°-18° sec., per ornamento di fontane, ninfei e grotte di giardini, ma era già noto agli antichi. I m ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
Catena gangliare ventrale
Serie di gangli nervosi (un paio per ogni segmento) che si trovano nelle regioni ventrali degli Anellidi e degli Artropodi e costituiscono il sistema nervoso [...] di terminazione; si istituiscono così le condizioni di pseudostazionarietà in virtù delle quali le concentrazioni delle diverse specie si mantengono inalterate nel tempo. Il concetto di reazione a catena si è rivelato di notevole importanza nell ...
Leggi Tutto
Organo cavo (detto anche vescichetta biliare o colecisti) di forma ovolare, del volume di circa 40 cm3, annesso alle vie biliari extraepatiche. Situata sulla faccia inferiore del fegato, ha parete muscolomembranosa. [...] del pancreas, duodeno, coledoco ecc.
La colecistografia, indagine radiologica per lo studio delle vie biliari extraepatiche e in specie della c., consiste nel rendere opaca ai raggi Röntgen la bile contenuta nella c. in modo da poter apprezzare ...
Leggi Tutto
PSICOFARMACOLOGIA
Eugenio Paroli
. Una fervida attività sperimentale, condotta secondo molteplici indirizzi di ricerca, e particolari osservazioni cliniche hanno sempre più incrementato quell'interesse [...] del tono dell'umore. Un dispositivo di autostimolazione cerebrale applicato al ratto (J. Olds, 1958) indicherebbe in questa specie l'esistenza di "aree del piacere" (fascio mediale ipotalamico del prosencefalo) sensibili agli effetti facilitanti dell ...
Leggi Tutto
TESSUTO
Raffaele Geremia
(XXXIII, p. 703)
Biologia. - Il termine t. è usato in istologia, anatomia microscopica e in genere in biologia per definire raggruppamenti di cellule che svolgono la stessa [...] come antigene iniettandolo in un animale di diversa specie, generalmente coniglio e capra, il cui sistema utilizza in genere un ii anticorpo che riconosce le γ−globuline della specie animale utilizzata per produrre il primo, associato o a un enzima ...
Leggi Tutto
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...