CEFFINO, Zanobio
Claudio Mutini
Nacque a Firenze nell'anno 1499, ultimo figlio di Giuliano e di Francesca Di Girolami. In data non precisabile egli sposò Giulia, che era figlia di Alessandro Farnese: [...] il motivo di maggiore interesse è forse costituito dalla riproposta - che si rende particolarmente sensibile specie nelle scene iniziali dell'opera - dello stile dei cantari popolareschi interiorizzati da una spiritualità tipicamente savonaroliana ...
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CHIOSSONE, David Michele
Claudio Meldolesi
Nacque a Genova il 29 ott. 1820 da Giambattista e da Antonietta Calcagno. La passione per il teatro si manifestò in lui precocemente. "Cominciò a scrivere [...] del C. a La torre di Babele).
Come medico, invece, il C. si adoperò da riformatore e seppe farsi apprezzare specie per il suo trattato digiene, Il dottorOmobono, titolo che gli rimase poi nella vita come soprannome. Fu questa seconda attività a ...
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CASELLA, Giacinto
Felice Del Beccaro
Nacque a Filettole (Pisa) il 12 sett. 1817 da Giuseppe, agricoltore in proprio, di media condizione economica, e da Degnamerita Rossi.
L'amore per la campagna nella [...] e nel buon gusto avvalorati dalla sicura notizia dei fatti. Conosceva egli i pensamenti degli estetici, perché di filosofia, in specie tedesca., aveva studiato più che non sogliano i letterati, ma non si era fatto ligio a sistemi, né illudeva ed ...
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BANDIERA, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque a Siena nel 1699 da Giulio Girolamo, medico, e da Maria Vittoria Grilli: fratello minore di Francesco, sacerdote e giureconsulto, e di Giovanni Niccolò, accademico [...] le caricature.
Notizie biografiche e riferimenti all'opera del B. sono ovviamente contenuti in tutta la bibliografia pariniana, specie in quella vertente sulla giovinezza del poeta, ma il contributo fondamentale è del Carducci, La prima polemica del ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] indagine, la capillare e lucida problematicità, fanno dello studio del G. uno strumento di lavoro quanto mai attuale, specie in considerazione della sua visione europeistica.
Oltre alle opere già citate nel testo, dell'abbondante produzione del G. si ...
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ARIOSTO, Francesco, detto il Peregrino
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, nacque a Ferrara intorno al 1415. Non sempre è facile distinguerlo dal suo omonimo Francesco Ariosto (1430-1499), di Rinaldo, [...] meno infelice di quello di tanti altri mediocri verseggiatori dell'epoca; più interessante è la sua prosa volgare: specie quando nel suo duro dialetto gli accade di scrivere qualche pagina gustosa che, come rileva giustamente l'Ascari, compensa ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] di Cicerone, da Livio a Terenzio, dall'Iliade a Tucidide, fino alla Monarchia di Senofonte: autori, in specie alcuni, che perfettamente rispondevano anche alle suggestioni culturali, repubblicane ed oligarchiche, della classe dominante a Firenze. Qui ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] ideato nel 1728 e fatto costruire tre anni dopo. L'anno successivo si dedicò alla geologia, raccogliendo e classificando 141 specie di pietre del Vesuvio (di cui nel 1772 pubblicò un breve catalogo). La raccolta fu regalata al papa Benedetto XIV ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] " di A. B., in Gazz. mus. di Milano, XXIII (1868), n. 11, pp. 81-84; I. Romano, "La Gioconda"..., Milano 1880; S. Spech Gavazzi, È in casa ? Visita a uomini illustri, Roma 1884, pp. 11-25; E. Panzacchi, Critica spicciola, Roma 1886, pp. 197-209; A ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] che nella libera imitazione del modello ciceroniano, nella ricca varietà di lessico e di costrutti, nella aderenza, specie sintattica, al volgare contemporaneo, si rivela felicemente idonea a esprimere la dignità etica e insieme l'agile concretezza ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...