Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] fosse arrivata a Roma, B. scrisse un lungo memoriale, nel quale cercava di persuadere il despota a fare del Peloponneso una specie di fortezza che con le sue risorse naturali e con gli uomini e le munizioni raccoltivi sarebbe servita di centro alla ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] a taluni, e cimentandosi con opere proprie, avrebbe conseguito la gloria, unica garanzia di durata nella corruttibilità della specie umana (ibid., p. 35). Siffatte espressioni, confermate nella dedica all'Alberti (p. 313), non lasciano dubbi che per ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] un po' smorta del Čičikov delle Anime morte, progettatore di una torre panoramica nel cuore di Nataca, una specie di provinciale Eiffel. I tentativi dell'intraprendente forestiero per realizzare il progetto, assecondati dai giovani natachesi, sono ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] piacentini e La vita in versi
La vita romana veniva però a caricarsi sempre più di un senso di scontentezza (specie per la difficoltà dei rapporti con l’Ambasciata americana): lasciò allora l’USIS per essere assunto, grazie all’intervento di ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] dell'Impero e del Medioevo, le lingue e letterature romanze, anche le lingue e letterature germaniche antiche... Sub specie Vergili il C. tratta degli elementi classici e della tradizione romana nelle letterature medievali, disegna, cioè, in breve ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] grande malato immaginario) e per le sofferenze fisiche, che si realizza in descrizioni minutissime, sconfinanti da un lato (specie nei testi in italiano) nella precisa piattezza della cronaca giornalistica (i giornali furono sempre fra le sue fonti ...
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FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] Repubblica, a cui i tre aspiravano nonostante le autorità si orientassero verso Flavio Biondo. La furibonda lite, scatenatasi specie con il Trapezunzio, contro il quale fulminò una feroce e oscena invettiva, nonché le irregolarità nell'insegnamento e ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] de Scafato, autore de La tiorba a taccone (Napoli 1646): un canzoniere neobernesco in dieci corde (quante ne ha quella specie di liuto che è la "tiorba", la quale veniva fatta vibrare con un plettro di cuoio chiamato "taccone"), che "rutta ...
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LODI, Mario
Adolfo Scotto di Luzio
La famiglia
Nacque a Piadena, in provincia di Cremona, il 17 febbraio 1922 da Ferruccio e da Maria Morbi, primo di tre fratelli (Fausto, di un anno più giovane; Sergio, [...] 1950, scrisse che i nuovi programmi mantenevano «il ragazzo fino a nove o dieci anni in una specie di ambiente fantasioso, evanescente». Per non tradire «la spontaneità infantile», ogni cognizione doveva rimanere «sporadica, rapsodica, slegata ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] o il dono, erano, oltre a diversi teologi del Settecento, i corifei del rinnovamento culturale cattolico del primo '800, specie d'Oltralpe, dallo Haller al Lamennais del primo volume dell'Essai sur l'indifférence en matière de religion (1817). Sorta ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...