BONSANTI, Alessandro
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 25 nov. 1904 da Giuseppe e da Lavinia Lelli. Studente della facoltà di ingegneria, dissesti famigliari lo costrinsero a troncare gli studi. [...] ; dedicato significativamente "a chi è andato a chi resta/ ai fedeli e ai fedifraghi", il romanzo, specie nella parte centrale intitolata La fronda, restituisce "l'atmosfera" solariana, quella sua condizione tanto intellettualmente spregiudicata ...
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FRANCHI, Raffaello
Silvia Zoppi Garampi
Nacque a Firenze il 21 maggio 1899 da Annibale e da Agostina Chiarelli. Appena adolescente iniziò a lavorare nella trattoria del padre a piazza Pitti, la "piazza [...] nonostante la qualità della sua produzione critica e letteraria, "aveva perso molto della sua grinta iniziale. Quella specie di serietà comandata che si respirava intorno, e qualche preoccupazione finanziaria, lo portarono a compromettersi con l'arte ...
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DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] più rigida ortodossia tridentino-aristotelica (Materiam poesis non esse res falsas, p. 18); nella seconda parte si analizzano le specie e le forme di poesia, per offrire un repertorio sui generi e sulle tecniche di poesia. Una particolare attenzione ...
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CANCELLIERI (de Cancellieri, de Cancellariis, Cancellarius), Chiaretto Costanzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pistoia nella seconda metà del secolo XV, anche se non siamo in grado di indicare con precisione [...] (Dallari, p. 188); qui, il 28 febbr. 1505, conseguì inoltre il dottorato in medicina e filosofia, che dobbiamo intendere come una specie di libera docenza e non come una laurea (cfr. Malagola, p. 102 e n. 1). Nel 1505 pubblicava, sempre a Bologna ...
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CERATI, Antonio
Renzo Negri
Nacque a Vienna il 19 ag. 1738 dal conte Carlo, di famiglia parmigiana, allora reggente nel Supremo Consiglio d'Italia, e da Isabella Dalla Rosa. Il C. ricevette la prima [...] ), in cui trattando, sotto forma di visioni, dei fasti della nobile famiglia, si propone di "tramutare la Storia in una specie di scena teatrale di quadri mobili, dove l'una dopo l'altra le colorate figure si mostrano" (premessa Al leggitordiscreto ...
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BONAZZI, Luigi
Sisto Sallusti
Nacque a Perugia il 3 marzo 1811, quartogenito di Giuseppe e di Celeste Carattoli. A undici anni scrisse per giuoco una tragedia che attirò su di lui l'attenzione dei marchesi [...] e dell'integrità dei costumi; non mancano, pertanto, impennate polemiche e moralistiche; ma la ricerca delle fonti è abbastanza accurata, specie per quel che concerne l'età moderna.
Negli ultimi anni di vita il B. si dedicò a studi di agronomia ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] dolore e da quella continua analisi dei propri stati d'animo, che tanto la assorbiva ed esauriva. Si ebbe in lei una specie di ritorno alla vita e agli slanci della giovinezza. Nel 1901 si fidanzò col deputato e giurista umbro Guido Pompilj, cui si ...
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BIANCHI, Antonio
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia nel primo ventennio del sec. XVIII. Esercitò per lungo tempo il mestiere di gondoliere fino a che ottenne la protezione del doge Pietro Grimani. [...] anch'esso fortemente moralizzante com'era nel gusto dell'autore. Nel 1772 cominciava la pubblicazione, sempre per sottoscrizione, di una specie di summa delle sue cose minori,L'opere miscellanee sacre e profane di A. B. veneziano divise in sei libri ...
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CARBONI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Bonnanaro (Sassari) il 12 marzo 1746 da Lorenzo e da Maria Marongio, che provvidero con sufficienti mezzi alla sua educazione. Presso il collegio gesuitico [...] apprezzabili, seppure su un piano di scontata convenzionalità, raggiunse il C. in certe aperture descrittive dei primi scritti, specie del De Sardoa intemperie, che venivano paragonati dai contemporanei ai più celebri esempi del Fracastoro e del Vida ...
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DE NOBILI, Giacinto (Rafaele)
Flavio De Bernardinis
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XVI e fu battezzato col nome di Rafaele. Di lui sappiamo solo che entrò a far parte dell'Ordine dei domenicani [...] geniali commedianti, strepitosi nell'arte della simulazione disonesta. Fino all'episodio massimo dei "falpatori", in cui una specie di Socrate della pitoccheria eleva le imprese dei suoi discepoli a filosofia illustre e stimabile. Sparito, come si ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...