DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] autobiografica si può leggere il disgusto del poeta per l'anatomia, che lo indusse a lasciare gli studi e l'università, specie dopo il macabro incidente avvenuto il giorno in cui vide rovesciarsi per le scale una tinozza ricolma di membra umane.
Con ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] a Milano nel 1812.
Sul piano politico, però, l'animo dell'A. era ancora tutto siciliano. Così, nella polemica che, specie dopo il 1835, si accese sulla libertà del "cabotaggio" fra Napoli e Sicilia, egli parteggiava risolutamente per i "sicilianisti ...
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DE LIBERO, Libero
Renato Bertacchini
Nacque a Fondi (ora in provincia di Latina) il 10 sett. 1903 da Francesco e da Cesira Faiola.
Della sua adolescenza e della prima giovinezza in provincia, "dentro [...] a cura di E. F. Accrocca, Venezia 1960, p. 155): "Sono stato il solito ragazzo nutrito con schiaffi, fette di pane e libri d'ogni specie che, un giorno, scrive una poesia e se ne vergogna più che d'un grosso peccato, poi da giovane ci riprova e se ne ...
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GUGLIELMINETTI, Amalia
Marziano Guglielminetti
Nacque il 4 apr. 1881, da Pietro e da Felicita Lavezzato, a Torino presso l'abitazione del nonno paterno, Lorenzo.
Quest'ultimo, nato nel 1826 a Sambughetto, [...] in qualche modo celato, è l'attacco contro i poeti moderni, i "giovani vati contemporanei" - Gozzano e la sua scuola, in specie C. Vallini e C. Chiaves, che si sentì in dovere di controbattere - e alcuni non meglio identificati "toscani". Le ripetute ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] di scrittore mandando al fratello minore Gino, in collegio, a capitoli e con figure a penna, un romanzetto, una specie di parodia delle avventure dei Tre moschettieri.
Il racconto fu ripreso posteriormente e pubblicato postumo, con prefazione di L ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] delle Laudi, che furono edite nel dicembre del 1903.
È giudizio comune che le Laudi, i primi tre libri e, in specie, il terzo, segnino il culmine della lunga ricerca poetica del D'Annunzio. Riemerge poi, oggi particolarmente, la tendenza a ridefinire ...
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BRUNATI, Giuseppe
VVenturi
Nato a Milano il 18 febbr. 1881 da Alessandro e da Clelia Busnari, fu educato presso la scuola dei gesuiti di Gorla Minore, e l'impronta cattolica fu decisiva e sempre presente [...] es., l'apparato della sua camera, così descritta da un testimone: "drappeggiata tutta di nero, il letto posato su una specie di catafalco aveva la forma di una bara, con borchie d'argento, contornato da quattro lunghi ceri": L. Toeplitz, Ilbanchiere ...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] collaborato. con novelle e poesie, a qualche quotidiano e periodico, specie dell'Emilia.
Nel Giornale d'Italia cominciò con vari "servizi asecondata e integrata dall'interesse per le arti, specie figurative, che ebbe assai vivo fin dagli anni ...
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ALBERTINI, Paolo, detto Paolo Veneto
Guido Rizzi
Umanista veneziano. Nacque verso il 1430 da famiglia veneziana, da cui uscirono altri letterati. Vestì a dieci anni l'abito dei serviti e fu novizio [...] . Nel 1458 fu lettore in filosofia nell'ateneo felsineo. Ritornato a Venezia, diede impulso agli studi nel proprio convento, specie nel quinquennio 1460-1465. Acquistò ben presto una grande fama di valente predicatore, e come tale fu assai richiesto ...
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LAMPREDI, Urbano
Maria Pia Donato
Nacque a Firenze il 13 febbr. 1761 da Cosimo e Anna Maria Rozzini; al fonte battesimale gli fu imposto il nome di Iacopo Giuseppe Felice. Il 5 nov. 1780 entrò tra i [...] Gesù, dove per molti anni insegnò filosofia. Risalgono ad allora le sue tesi di filosofia e le Ricerche sopra una nuova specie di conoidi coniche (in Atti dell'Accademia dei fisiocritici, VII [1794], pp. 47-53). Intraprese in questo periodo anche la ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...