Famiglia di piante dell’ordine Dioscoreali. Sono piccole erbe, in genere saprofite, con un centinaio di specie per lo più neotropicali. In base a recenti studi filogenetici, alle B. vanno ascritte anche [...] le specie tradizionalmente attribuite alle Thimiacee. ...
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(o Urticacee) Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Rosali alla quale appartengono quasi 600 specie. Le O. comprendono piante erbacee o, più raramente, legnose, con foglie stipolate; i fiori sono minuti, [...] azotate, dunque sono frequenti in incolti, margini boschivi, ovili ed ambienti ruderali in genere. In Italia sono presenti 6 specie, di cui la più nota è Urtica dioica, diffusa in tutte le regioni temperate dell’Eurasia. Questa ha azione astringente ...
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In botanica, forma e dimensione particolare, priva di valore tassonomico, che può essere assunta da una specie vegetale in risposta a particolari fattori ambientali, per es. la statura nana e la forma [...] cespugliosa assunta da numerose specie arboree quando si trovano a vivere in alta quota. ...
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In geobotanica, ciascuna variazione, non fissata geneticamente, nell’aspetto o nel portamento assunto da una specie vegetale eurieca in risposta a diverse condizioni ambientali. ...
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In biologia, fenomeno (detto anche ibridazione introgressiva) al quale si deve il passaggio di geni da una specie all’altra attraverso una barriera interspecifica incompleta. Per es., dall’incrocio tra [...] Iris fulva e Iris hexagona, americane, si ottengono degli ibridi che hanno un alto grado di sterilità. Dal reincrocio tra gli ibridi e le specie parentali si formano altri ibridi che, incrociati di nuovo con Iris hexagona, introducono in questa ...
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Famiglia di felci erbacee, tradizionalmente incluse nelle Polipodiacee. Comprende l’unico genere Adiantum, con ca. 200 specie delle regioni calde: hanno foglie elegantemente divise con lobi larghi e sori [...] marginali costituiti da sporangi brevemente peduncolati; alcune vengono coltivate come piante ornamentali. Vi appartiene anche il capelvenere (➔), che è l’unica specie di A. diffusa in Europa. ...
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In botanica, distacco delle foglie dall’asse portante, per stimoli interni ( autocorismo, come in molte specie sempreverdi) o per cause esterne di varia natura ( termo-, chemo-, traumato-, seismocorismo); [...] anche noto come defogliazione, caduta delle foglie; se dovuto a cause patologiche è detto anche filloptosi ...
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Frutta
Red.
In botanica con il termine frutto si indica solamente l'ovario del fiore a fecondazione avvenuta. In senso lato, tuttavia, per frutto s'intende il complesso delle parti del fiore che persistono [...] svolge un importante ruolo nell'alimentazione umana, come fonte di numerosi nutrienti. Pur con le notevoli differenze presenti da specie a specie, in generale essa è composta per una buona percentuale di acqua, che va da valori prossimi al 95%, come ...
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Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto [...] , i fiori femminili (e quindi i granelli). Fra le numerose classificazioni quella di E.L. Sturtevant divide la specie nei seguenti gruppi (specie agrarie): Zea m. tunicata (a granelli vestiti), Zea m. indurata (a granello in parte corneo e in parte ...
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Botanica
Nome comune del genere Gladiolus (v. fig.), delle Iridacee, con perigonio zigomorfo, comprendente 150 specie, per la maggior parte africane. In Italia ne sono presenti 8, di cui la più comune [...] è Gladiolus communis (chiamata comunemente spadacciola) che cresce nei campi. Molte specie sudafricane e loro ibridi sono coltivate per i fiori (bianchi, rosei, scarlatti, gialli).
Religione
Nella liturgia orientale, coltello che serve a separare ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...