modello MWC
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Rappresenta uno dei modelli possibili per descrivere il comportamento funzionale di certe proteine di tipo oligomerico (vale a dire, costituite da più di una [...] quella dello stato ossigenato in cui le subunità sono tenute assieme più debolmente, mentre la conformazione T – che rappresenta la specie senza O2 sugli emi – è quella più compatta e più stabile (tant’è che l’emoglobina ossigenata dissocia in dimeri ...
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amilasi
Matilde Manzoni
Enzimi responsabili dell’idrolisi dell’amido, uno dei polisaccaridi più diffusi in natura. Le amilasi sono uno dei primi esempi di enzimi prodotti industrialmente (dal 1894 negli [...] ÷55 °C. Le β-amilasi sono generalmente enzimi di origine vegetale, con qualche esempio di origine microbica (specie batteriche del genere Bacillus), hanno attività exosplitting, con distacco dalla catena di amido del disaccaride maltosio. La glucano ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] o da un elettrodo metallico (per es., una soluzione di ioni rame in presenza di una barretta di rame) oppure dalla stessa specie in soluzione con un numero di ossidazione più basso (per es., la coppia redox Fe3+/Fe2+).
Nel problema generale dell ...
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Morgan, Elaine. – Saggista britannica (Pontypridd, Galles, 1920 - Merthyr Tydfil, Galles, 2013). Compiuti gli studi scientifici a Oxford, ha iniziato a interessarsi alle teorie evoluzionistiche prendendo [...] i modelli evolutivi convenzionali, additandone l’impronta fortemente androcentrica e ribadendo la centralità della donna nell'evoluzione della specie. Tra i suoi altri saggi vanno citati: The aquatic ape (1982); The scars of evolution (1990); The ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] con un rendimento dell'1%.
Oro aveva proposto la teoria che la formazione di pirimidine potesse aver luogo partendo da specie molecolari a 3 atomi di carbonio che si ritrovano nelle comete. Uno di questi derivati è la malonammidesemialdimmina, o il ...
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Sistemi genetici mitocondriali del lievito e dell'uomo
Ronald A. Butow
(Department of Molecular Biology and Oncology, University of Texas, Southwestern Medical Center Dallas, Texas, USA)
R. Sanders Williams
(Division [...] a valle dell'origine di replicazione del filamento pesante, in uno o più punti ben definiti del genoma, caratteristici per ogni specie di mammiferi. Sorprendentemente, in alcuni tipi di cellule, più del 90% delle sintesi di mtDNA è dovuto a eventi di ...
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Regole funzionali per decidere
Leslie A. Real
(Department of Biology, Indiana University Bloomington, Indiana, USA)
La rappresentazione accurata ed effìciente dell'ambiente nel quale un organismo vive [...] deve trovare il cibo per procurarsi i fattori nutritivi essenziali e l'energia richiesta per crescere e riprodursi. In molte specie di insetti che si posano sui fiori per succhiare il nettare esiste un legame diretto tra la raccolta delle risorse e ...
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COLOSI, Giuseppe
Leo Pardi
Nato a Petralia Sottana (Palermo) il 29 marzo 1892 da Eugenio e da Rosa Sottile, ebbe per maestri due zoologi piemontesi ben noti anche negli ambienti scientifici di altri [...] distinti per due caratteri subordinati a e b, ed entro i quattro generi così individuati (Aa, Ab, Ba, Bb) si riconoscono otto specie opponibili due a due per gli stessi caratteri specifici α e β (Aaα, Aaβ, Abα, Abβ, Baα, Baβ, Bbα, Bbβ). Questo stesso ...
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farfalla monarca
Nome comune di Danaus plexippus, un lepidottero ropalocero le cui larve vivono su piante del genere Asclepias. Caratterizzato da colorazione nero-arancione, l’insetto adulto può avere [...] larve ha contribuito alla diminuzione del numero di individui della specie. Poco si conosce sui loro meccanismi di orientamento; ingeriscono. Le larve assimilano i cardenolidi da varie specie di piante del genere Asclepias, che hanno distribuzione ...
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Sostanza proteica , identificata nel 1957 da A. Isaacs e J. Lindemann, capace di interferire con lo sviluppo dei virus, inibendone la moltiplicazione nell’interno della cellula. È prodotta dalle cellule [...] 16 e 22 kD, tendono naturalmente a formare dimeri e si rinvengono quindi a più alto peso molecolare. Tutti sono specie-specifici e necessitano di recettori che hanno varia distribuzione cellulare. Dopo il legame con lo specifico recettore si ha la ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...