Zoologo e antropologo (Berthezène, Gard, 1810 - Parigi 1892), prof. di storia naturale dell'Uomo al Muséum national d'histoire naturelle di Parigi (dal 1855). Studiò dapprima gli invertebrati marini e [...] a coordinare e a sistemare tutto il materiale fin allora raccolto, e trattando, nel suo corso, problemi generali (specie, razze, unità di origine). Fu contrario alla teoria darwiniana (Darwin et ses précurseurs français, 1872). Nel 1856 fece ...
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Microbiologia industriale
Matilde Manzoni
L’uso biotecnologico dei microrganismi ha radici antichissime, in particolare per le cosiddette biotecnologie classiche che sfruttano i microrganismi per la [...] Uniti. Anche per gli enzimi, l’eterogeneità del metabolismo microbico e l’ampia variabilità tra i diversi generi e specie sono alla base della potenzialità di sviluppo dei processi per l’ottenimento di enzimi con specifiche attività catalitiche. In ...
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inversione paracentrica
Saverio Forestiero
Tipo di mutazione cromosomica. I cambiamenti ereditabili del genoma (le mutazioni) possono essere distinti in mutazioni puntiformi, se avvengono a livello [...] , un intero cromosoma (dunque molti milioni di nucleotidi), o persino l’intera dotazione dei cromosomi di una specie (come nel caso della poliploidia). Nelle mutazioni cromosomiche un pezzo di cromosoma può andare perduto (delezione), raddoppiarsi ...
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sviluppo embrionale
Maurizio Chiurazzi
Descrive il processo di formazione di un organismo completo a partire dalla cellula originata dalla fusione di due gameti di sesso opposto, lo zigote. Questo processo, [...] e nel tempo tesi a garantire che ogni parte dell’embrione si completi e funzioni secondo le caratteristiche della specie cui appartiene. Si possono definire fasi di questo programma biologico comuni a tutti gli animali. Inizialmente, i costituenti ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] ’Uomo, del sistema vegetativo ecc.), sia mediante un confronto del diverso funzionamento degli organi nervosi nelle varie specie (n. comparata o comparativa).
La conoscenza funzionale del sistema nervoso seguì nel passato vie di sviluppo peculiari ...
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sperimentazione biologia Nel linguaggio biomedico, metodo di ricerca eseguito per mezzo di test di laboratorio o con pratiche chirurgiche su animali e piante, per desumere informazioni rilevanti sugli [...] veterinario o agronomico) oppure per ottenere un modello sostitutivo dell’uomo (per ricerche in campo medico-farmacologico). Tra le specie animali comunemente usate ci sono cani, gatti, scimmie, topi, conigli. Da un punto di vista etico, la s. sugli ...
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Concime naturale, formato dalla decomposizione di escrementi di uccelli marini, depositati nel corso di secoli soprattutto lungo le coste e le isole povere di piogge del Perù e del Cile, usato come fertilizzante [...] di fosfati e di composti azotati. Il g. del Perù è quello depositato dal cormorano e contiene 20-30% di fosfati (specie di calcio e di ammonio), 10-15% di azoto, sotto forma in parte ammoniacale (fosfato, solfato, ossalato, carbonato ecc. d’ammonio ...
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Naturalista, nato a Stretford (presso Manchester) nel 1836, morto a Brisbane (Queensland) il 16 giugno 1894. Studiò medicina, quindi s'interessò della spedizione di uova di salmone e di trota in Australia [...] e in Tasmania e nel 1864 vi si recò, stabilendosi a Brisbane e dandosi a ricerche d'ibridazione nei vegetali (specie della fragola e del ricino) e a studî di parassitologia, guidato e consigliato da T. S. Cobbold, con cui era in continua ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] impoverimento del suolo; che un numero sempre più ristretto di aziende controlla un numero crescente di prodotti; che le specie diminuiscono e aumenta la dipendenza dei paesi sottosviluppati, allora non si può non essere scettici di fronte a tutti i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] all’Università di Torino dal 1811, se ne fece promotore in patria cosicché l’idea di una modificazione progressiva delle specie si diffuse nel contesto subalpino nonostante l’apparente vittoria delle tesi fissiste. Si può senz’altro ipotizzare che la ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...