Tricuridi Famiglia di Nematodi Enoplidi con l’unico genere Trichuris, che comprende specie parassite dell’intestino dei Vertebrati, tra cui l’agente della tricuriasi, Trichuris vulpis, lungo 50-75 mm, [...] parassita dei Canidi, di cui predilige l’intestino crasso ...
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Genere di batteri della famiglia Parvobatteriacee, gramnegativi, aerobi, a forma bastoncellare. Le specie più note sono M. mallei (o Pfeifferella mallei), dalla quale si ricava la malleina, antigene del [...] bacillo della morva, M. pseudomallei, agente eziologico della melioidosi ...
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Genere di batteri gram-negativi di forma bastoncellare del phylum Proteobacteria.
La specie B. bacilliformis è responsabile della bartonellosi (o malattia di Carrión) che si manifesta come affezione febbrile [...] (febbre di Oroya), o come dermatosi nodulare (verruga peruviana). La dimostrazione dell’origine unica di entrambe le malattie fu data da D. Carrión ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] un fulmine o per fenomeni di autocombustione, si spinsero così in aree fredde ben diverse dall'originaria sede africana e la specie si propagò verso nuovi confini. Le dimensioni dell'encefalo, che nell'Homo erectus è compreso tra circa 900 e 1200 ml ...
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rickèttsia Genere di Batteri parassiti di Artropodi e di Vertebrati, con alcune specie patogene per l'uomo. Hanno dimensioni varie da 0,2 a 2 μm; vengono trasmessi attraverso il morso di Artropodi vettori [...] (pulci, zecche) e provocano vari tipi di tifo e di febbri. Prendono il nome da H.T. Ricketts (1871-1910) che studiò questi microrganismi e morì per infezione contratta nel corso delle sue ricerche ...
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Nome di un gruppo di virus a DNA. Il potere patogeno è specie-specifico: nell’uomo sono particelle del diametro di 65-150 nm, di forma icosaedrica, con capside simile a quella dell’herpes simplex. L’infezione [...] da c. è detta malattia citomegalica: nell’uomo adulto provoca quadri clinici non gravi, talora clinicamente silenti; di rilievo il rischio di infezione nelle gestanti con possibile trasmissione al feto ...
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subassociazione In fitosociologia, raggruppamento riconoscibile, all’interno di un’associazione vegetale, grazie a specie stenoecie legate a particolari condizioni edafiche, climatiche, geomorfologiche [...] ecc. Più s. costituiscono l’associazione nel suo insieme, con caratteri ecologici, e pertanto con specie caratteristiche, di valore più generale. ...
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Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] neurofisiologico non dissimile da quello scoperto nei n. s. parietali della scimmia. Poiché l'uomo e gli altri Primati sono specie sociali, è facile cogliere il potenziale vantaggio evolutivo di un meccanismo, basato sui n. s., che colleghi gli atti ...
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cambiamento eterocronico
Saverio Forestiero
Qualunque cambiamento evolutivo della regolazione temporale dello sviluppo di una specie animale o vegetale. Viene anche chiamato eterocronia. Il termine [...] (coniato dallo zoologo tedesco Ernst Haeckel nel 1879) si riferisce a quelle modificazioni del ciclo biologico di una specie che portano ad anticipare o a ritardare il momento in cui compaiono certi caratteri rispetto ad altri. Durante lo sviluppo, ...
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Genere di protisti dell'ordine delle Peronosporali, parassiti della famiglia Peronosporacee. Comprende 75 specie e si distingue per i conidiofori, che escono dagli stomi delle foglie quasi a ciuffetti; [...] a quella delle Saprolegniali.
Con il termine p. si indicano le malattie prodotte nelle piante coltivate dalle varie specie di P. e da altri protisti dell’ordine Peronosporali (peronospora della lattuga, della bietola, delle Crocifere, delle cipolle ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...