Scrittore francese (prima metà sec. 11º); gli si attribuisce fra l'altro un poema latino, in esametri, De viribus herbarum, utilizzato nelle scuole di medicina, specie in quella salernitana. ...
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Linguista e filologo (Hohenheim, Stoccarda, 1872 - Monaco di Baviera 1949), prof. nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911). Seguace della filosofia idealistica, specie crociana, [...] si batté per una visione idealistica del linguaggio, e cioè per lo studio della linguistica, della stilistica, ecc., viste essenzialmente come altrettante storie della poesia (Positivismus in der Sprachwissenschaft, ...
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Letterato italiano (Torino 1869 - ivi 1925). T. fu un sensibile interprete, all'alba del sec. 20º, dell'insofferenza verso i poeti della generazione precedente, specie verso Carducci e D'Annunzio e anticipatore [...] di movimenti d'idee e motivi d'arte destinati a svilupparsi nei crepuscolari e nei poeti posteriori. Tra le opere Il pastore, il gregge e la zampogna (1900).
Vita e opere
Laureatosi in lettere a Torino ...
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Lessicografo greco, vissuto probabilmente nel 5º secolod. C., autore del più ampio dei lessici greci a noi giunti, utile per la conoscenza della lingua greca, specie dei dialetti. Fonte principale del [...] lessico, giuntoci in compendio, fu quello di Diogeniano, grammatico dell'età di Adriano ...
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Musicista italiano (Milano 1918 - Roma 1997). Ha scritto opere, lavori orchestrali, composizioni da camera, ma è noto soprattutto come autore di molte musiche di scena (specie in spettacoli di G. Strehler), [...] per la televisione (Le avventure di Pinocchio, 1971) e per film ...
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Erudito (Cortona 1832 - Firenze 1924); partecipò alle guerre del 1860 e del 1866; fu deputato. Per tutta la vita attese ai prediletti studî storico-letterarî, specie sull'umanesimo (Vita di L. B. Alberti, [...] 1882; Vita di L. Valla, 1891; ecc.) ...
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Uomo politico inglese (m. 1238). Originario del Poitou, al servizio della corona inglese, ebbe nel 1205 il vescovado di Winchester. Gran giustiziere, contese a lungo, specie durante la minorità di Enrico [...] III, il predominio nel governo al giustiziere Uberto di Burgh, poi all'arcivescovo di Canterbury Edmondo Rich, dal quale infine (1234) fu rimosso con i suoi seguaci ...
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Musicista e musicologo italiano (Roma 1871 - ivi 1935), maestro di cappella a S. Luigi dei Francesi e S. Maria in Vallicella e organizzatore di concerti, specie polivocali, oltre che apprezzato solista [...] di organo e pianoforte e compositore. Pubblicò scritti storiografici dedicati specialmente alla musica in Roma attraverso i tempi, oltreché alla vita e all'opera del Palestrina ...
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Storico polacco (Biała Krakowska 1495 circa - Cracovia 1575), con la sua opera rappresenta in Polonia un significativo elemento di transizione dall'epoca medievale alla Rinascenza, specie per la Kronika [...] wszytkiego świata ("Cronaca del mondo intero", 1551), che, anche se priva di valore storico, divenne popolarissima e fu la prima storia universale scritta in lingua polacca ...
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Principe timuride, nipote di Tamerlano, morto a Herāt nel 1433. Pur senza esser mai salito al trono, è celebre per il favore accordato alle arti, specie la calligrafia e la miniatura. B. fu anche promotore [...] d'una edizione, per il suo tempo critica, dello Shāhnāmeh ("Libro dei re") di Firdusi ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...