PINTORI, Giovanni
Roberto Cassanelli
PINTORI, Giovanni. – Nacque, penultimo di sei figli, il 14 luglio 1912 a Tresnuraghes (Oristano), piccolo centro presso Bosa, sulla costa orientale della Sardegna, [...] particolare Marcello Nizzoli, Edoardo Persico e Giuseppe Pagano – coinvolsero subito i tre giovani nelle loro attività professionali, specie nell’allestimento di mostre temporanee e negozi. Nel 1934 Pintori prese parte ai primi Littoriali di cultura ...
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PANNAGGI, Ivo
Fabio Ionni
PANNAGGI, Ivo. – Nacque a Macerata il 28 agosto 1901. Fu registrato come figlio di Amedeo Umberto, tipografo e assicuratore, e di Maria Caramico, ma era figlio naturale di [...] a Macerata (1931) rimangono le foto.
La produzione pittorica del periodo romano era stata accompagnata da altre attività, specie nell’ambito della scenografia teatrale. Nel 1922 al Circolo delle Cronache d’attualità della Casa d’arte Bragaglia mise ...
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BENAGLIO, Francesco
Maria Angela Novelli
Le notizie su questo pittore veronese sono estremamente scarse: è incerto l'anno di nascita, posto dubitativamente dal Gerola (1908) intorno al 1432, sulla base [...] più vistoso, l'amore per la materia, connesso alle prime impressioni provocate dall'altare di Donatello, e, specie la tavola veronese, alcune inflessioni muranesi (Crivelli, Bastiani). Nella Madonna Widener e nella Madonna Chalandon è stata altresì ...
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CACCAVELLO, Annibale
Oreste Ferrari
Nacque probabilmente a Napoli, verso il 1515, da Giovan Battista, originario di Massa Lubrense, importatore di marmi da Carrara e imprenditore di lavori di marmorari.
Della [...] ancora nel sec. XVII, sotto vesti stilistiche barocche.
L'interesse sempre più accentuato per quello che finirà per diventare una specie di cliché compositivo andò per altro a discapito delle vere e proprie qualità dello stile, che si diluirono negli ...
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ALARI BONACOLSI, Pier Iacopo, detto l'Antico
Marco Chiarini
Nacque probabilmente in Mantova da Antonio "de Halari", che nella città aveva dimora, qualche anno prima del 1460. Ciò si può dedurre, come [...] mantovani.
Il primo gruppo di medaglie, per Gianfrancesco, risulta ispirato soprattutto ad esemplari della medaglistica romana, specie nelle figurazioni allegoriche, pur intervenendo un influsso di Bartolomeo Talpa, attivo a Mantova proprio in quegli ...
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MAIMERI, Giovanni (Gianni)
Rossella Canuti
Nacque il 21 giugno 1884 a Varano, presso Varese, da Leone, ingegnere industriale, e Zoe Bouffier (figlia di Adolphe, fondatore dell'Elvetica, una delle prime [...] corso del tempo e l'approccio tecnico del M. risulta costantemente mutevole proprio perché guidato dall'emozione: talora, specie nelle nature morte, la pennellata costruisce volumi e si adatta alla diversa risposta delle materie alla luce, più spesso ...
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DURINI, Alessandro
Gianluca Kannès
Nacque a Milano il 30 maggio 1818 nella linea primogenita dei conti di Monza, sesto degli otto figli di Antonio, notabile della corte napoleonica e podestà di Milano [...] mondano con funzioni di tramite tra ambienti artistici ed aristocrazia. Attivo animatore dei circoli dilettanti milanesi, specie per quanto riguarda la diffusione dell'acquerello, fu lui a introdurre Domenico Morelli presso il pubblico colto ...
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PADOVA, Goliardo
Francesco Franco
PADOVA, Goliardo. – Nacque a Casalmaggiore (Cremona) il 3 luglio 1909, da Rienzo e da Demetria Teresa Perini.
Si diplomò nel 1930 al Regio Istituto d’arte di Parma, [...] , dove aveva fondato un’azienda agricola denominata La Fiammetta nella quale si tutelavano e si selezionavano varie specie animali, realizzò nel 1951, sulle mura del pollaio, un grande dipinto raffigurante «quelle alate creature decadute alla ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] state esaminate dal Lomazzo e dal Tasso, il C. sembra da prima ritenere più idonea per il pittore quella icastica, specie nella pittura sacra, dove deve essere rispettata la verità storica, il decoro, la misura. L'imitazione icastica è poi ritenuta ...
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Nacque a Rovereto (Trento) il 10 dic. 1896, da Leopoldo, calzolaio, e da Maria Casetti, sesto di nove figli. Nel 1906, alla morte del padre, venne accolto nell'istituto orfanotrofio della sua città, dove [...] alcun gruppo organizzato e definito. Egli si riconosceva volentieri esponente del razionalismo, essendo la sua produzione, specie nel corso degli anni Trenta, ispirata ai principi di sinteticità, funzionalismo, rifiuto delle sovrastrutture esornative ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...