(o sottomascellare) In anatomia, si dice di quanto ha sede inferiormente al corpo della mandibola. Ghiandola s. Una delle ghiandole salivari maggiori, il cui condotto escretore principale (detto di Wharton) [...] sede più frequente della calcolosi salivare (scialolitiasi), talora complicata da processi infiammatori (submaxillite). Loggia s. Lo spazio delimitato dallo sdoppiamento della fascia sopraioidea del collo e dal corpo della mandibola, occupato dalla ...
Leggi Tutto
Filosofia
Il carattere fondamentale di un corpo fisico in quanto dotato delle tre dimensioni spaziali. Il concetto di e. si trova già in Aristotele e poi in numerosi altri filosofi sia medievali (per es., [...] , in un’idea, che esiste perché è percepita. I. Kant, sviluppando originalmente l’impostazione soggettivistica, riconduce l’e. allo spazio e ne fa una forma pura dell’intuizione sensibile. Gli idealisti (soprattutto F.W.J. Schelling) e i filosofi ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] , Yuval Ne'eman della University of Tel Aviv sviluppano il concetto di simmetria SU(3) a cui rispondono le trasformazioni nello spazio delle cariche forti dei tipi dei quark, detti 'sapori'. Questo gruppo SU(3) di sapore (che diventa SU(4) con la ...
Leggi Tutto
crescita e sviluppo
Aldo Fasolo
Dalla cellula uovo all'organismo adulto
All'inizio era lo zigote cioè l'uovo fecondato: la storia individuale della stragrande maggioranza di organismi pluricellulari [...] inizia a dividersi man mano in un numero crescente di cellule (segmentazione) e organizza nel tempo e nello spazio un organismo pluricellulare, con i diversi tipi di cellule (muscolari, scheletriche, nervose, e così via) attraverso un meccanismo ...
Leggi Tutto
Imparare a vedere
Tomaso Poggio
(Center for Biological and Computational Learning, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA)
Il problema dell'apprendimento è centrale per [...] dire stimare il valore della funzione in punti dello spazio degli input per i quali non ci sono dati disponibili esempi di una faccia e i parametri di posa associati in uno spazio tridimensionale di input. In figura (fig. 8) sono mostrate alcune ...
Leggi Tutto
Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] definito da E. Bleuler (1911) come disturbo del pensiero o 'pensiero circolare' che 'si chiude su sé stesso'. Entro lo spazio autistico vi è una 'realtà de-reale', che egli chiama 'pensiero dereistico'. Si tratta di un modo di pensare apparentemente ...
Leggi Tutto
Ottavo paio di nervi cranici, ciascuno formato da due nervi, il cocleare e il vestibolare, aventi funzioni distinte. Il primo, preposto alla trasmissione degli stimoli uditivi, prende origine nella coclea [...] spirale di Corti; il secondo, per gli stimoli connessi con l’equilibrio e la posizione del capo e del corpo nello spazio, ha il centro trofico nel ganglio vestibolare di Scarpa.
Le fibre dei due nervi, riunite in un solo cordone, decorrono nell ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] nel suo importante articolo On conjugate convex functions introduce la mappa duale: se f è un'applicazione da uno spazio vettoriale X in ℝ, e X* è lo spazio duale di X, allora la mappa duale f * : X* → ℝ si definisce come f * (x*)=supx∈X[〈 x; x* > ...
Leggi Tutto
Termine anatomico che definisce gli organi impari.
Grande a. Vena che decorre all’interno delle coste lungo il lato destro della colonna vertebrale e raccoglie il sangue degli spazi intercostali che versa [...] nella vena cava superiore.
Piccola a. Vena, detta anche emi-a., che risale lungo il lato sinistro della colonna vertebrale e giunta all’altezza del 6° spazio intercostale confluisce nella grande azygos. ...
Leggi Tutto
La cromatina e il controllo dell'espressione genica
Gianfranco Badaracco
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Nicoletta Landsberger
Negli eucarioti, il DNA è organizzato nel nucleo in una struttura nucleoproteica [...] in un tetramero centrale formato da H3 e H4, fiancheggiato da due eterodimeri di H2A e H2B. I nucleosomi, regolarmente spaziati lungo il filamento di DNA, sono separati tra loro da 10÷100 bp di DNA linker (di connessione). Questa configurazione ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.