Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] il verosimile che si può definire un sistema di ragioni per le quali le cose del mondo, sparse nel tempo e nello spazio, oscure e fuggevoli, restano fissate e dipinte in una chiarissima prospettiva di immagini e di concetti" (ora ibid., pp. 210-241 ...
Leggi Tutto
GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] , scandito per anni e mesi, avvenimenti di ogni specie accaduti nei diversi paesi europei e lascia poco spazio ad analisi particolareggiate dei fatti, anche se interviene spesso con commenti e considerazioni di carattere generale e moraleggiante ...
Leggi Tutto
COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] non fu né rapido né totale, per l'opposizione del cancelliere imperiale. Ma i dispacci per Ferrara riservano largo spazio soprattutto alla descrizione di Massimiliano, in cui il C., ampiamente idealizzando una figura destinata a una serie imponente ...
Leggi Tutto
DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] da un continuo interrogarsi e correggersi. La prosa critica si fa prosa d'arte. Sulla Voce derobertisiana trovano spazio le prime cose di autori che diverranno fondamentali per il Novecento italiano: Ungaretti, Campana, Bacchelli, Cardarelli e altri ...
Leggi Tutto
CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] di Torino pubblicò con Segre I metodi attuali della critica in Italia, in cui già largo – benché non esclusivo – spazio era riservato alla semiotica. Vennero poi i Principi della comunicazione letteraria (Milano 1976; poi quasi raddoppiato in Per un ...
Leggi Tutto
MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] letture ampie e dirette dei grandi autori e che affiancassero lo studio del diritto civile a quello canonico dando spazio anche alle discipline scientifiche.
Tra le altre edizioni del M. vanno ricordati la versione latina dall'armeno della Cronica ...
Leggi Tutto
DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] 'ideale penetrato da tempo nella cultura europea, doveva essere breve, esplicito e chiaro in modo da lasciare poco spazio all'interpretazione giurisdizionale, dottrinale e forense. Definitine i caratteri, il D. ne enunciava i principi in rapporto al ...
Leggi Tutto
CAMPANA, Cesare
Gino Benzoni
Nato attorno al 1540 all'Aquila, da una famiglia della nobiltà locale, si trasferì nel 1572 circa a Vicenza; e qui, almeno dal 1578, insegnò grammatica al seminario. Nel [...] guerra di Fiandra fatta per difesa di religione da catholici re di Spagna Filippo secondo e... terzo... per lo spazio di anni trenta cinque... (Vicenza 1602). Di carattere monografico pure il Compendio historico delle guerre ultimamente successe tra ...
Leggi Tutto
ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] hölderliniana" (Mariano, 1970, p. 2998). Il legame psicologico con gli autori, che orienta agli inizi le scelte dell'E., lascia spazio nel corso degli anni '30 ad una indagine di tipo categoriale: Rilke non è più considerato come individuo, ma come ...
Leggi Tutto
PALMIERI, Matteo
Elena Valeri
PALMIERI, Matteo. – Nacque a Firenze il 13 gennaio 1406 da Marco, iscritto all’arte dei medici e speziali, e da Tommasa Sassolini.
La famiglia paterna era originaria del [...] , che pose fine al conflitto decennale tra la Repubblica e Milano e segnò l’inizio della creazione di uno spazio regionale in Toscana.
Dedicato a Neri Capponi, figlio di Gino, principale artefice della vittoria fiorentina, il testo è rimasto ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.