Spazio pubblico
Franco Purini
Con l'espressione spazio pubblico si intende in prima istanza quell'insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi [...] se non lo fosse anche la connessione tra s. p. e privato. Le strade e le piazze sono sempre state non solo spazi dell'incontro, ma anche luoghi di eventi tragici, di manifestazioni cruente, di devastazioni, come a Genova nel 2001 in occasione del G8 ...
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In architettura, spazio compreso fra due colonne. L’ampiezza o luce dell’i., cioè la distanza fra le colonne, varia secondo le dimensioni della colonna. L’i. più comunemente considerato è quello all’imoscapo, [...] ma si può parlare di i. al sommoscapo, misurato cioè all’estremo superiore dei fusti. Lo si può anche considerare come spazio compreso fra le modanature più sporgenti delle due basi delle colonne. L’ampiezza dell’i. è espressa in moduli (diametro del ...
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Spazio triangolare situato al disopra dell’architrave dei lati brevi del tempio greco, etrusco e romano, decorato all’interno con rilievi o statue a tuttotondo (v. fig.). I primi f. noti in Grecia, quelli [...] fino al 4° sec. a.C. (templi di Orvieto). Le figure, generalmente quasi a tutto tondo, spesso aggettavano fuori dello spazio frontonale, mostrando grande libertà nelle proporzioni (per es., quelle dal tempio di Apollo dello Scasato, 3° sec. a.C.)
A ...
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agorà Spazio pubblico e di riunione nelle città greche (ἀγορά). Creazione originale dell’urbanistica ellenica, era al tempo stesso piazza principale e centro religioso della città, caratterizzato dalla [...] presenza di edifici di destinazione politica e civile, templi e heròa con valenza memoriale; in età arcaica furono impiantate anche in relazione con teatri (Torico, Ramnunte, Icaria).
I primi esempi di ...
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Presso i Romani, spazio di terreno sacro e libero da costruzioni che correva lungo le mura della città all’interno e all’esterno. Lo scopo di questa fascia intorno alle mura doveva essere originariamente [...] militare e religioso, e il p. era considerato il limite degli auspici relativi alla città; per il suo carattere sacrale, era proibito attraversarlo in armi e solo fuori di esso cominciava l’imperium militiae. ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] un luogo spettacolare diverso da quello del culto in seno al quale era nato il ludus, bastando all'azione mistica gli spazi e la connotazione simbolica della liturgia: il sacrario con l'altar maggiore, il coro o la schola cantorum, la navata centrale ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] stalli lignei formanti una struttura a volte molto grandiosa, che pure si designa col termine coro.
Nell’alto Medioevo il c. si può identificare con la schola cantorum, recinto marmoreo posto dinanzi all’altare ...
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Presso gli antichi Romani, lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città ( f. urbano). Nei centri abitati di maggiore importanza, [...] oltre che piazza del mercato, era soprattutto il centro della vita degli affari. Secondo Vitruvio, doveva essere rettangolare e circondato da porticati con botteghe, doveva avere una basilica, la curia, ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] del contado da parte della c. e dell’assorbimento dei Comuni minori e dei loro territori. La c. conquistò così uno spazio economico, in cui si affermarono le esigenze cittadine a scapito di quelle della campagna, mentre le forze feudali, che nella ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] e le prime revisioni critiche erano state proposte.
Lo spazio del dubbio aveva come presupposto cosciente la crisi di due da essere intesa nella sua specificità: i suoi artefici formano lo spazio, mentre per via di un confine murato ne articolano le ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.