L’esse finale di molti cognomi è parte di un vero suffisso (apocopato) soltanto in alcuni casi, ma entra piuttosto in una terminazione atona molto frequente, che ha almeno quattro diverse origini e tradizioni di particolare interesse. Le forme latineggiantiUn primo gruppo di cognomi rappresenta la variante delle forme patronimiche in -i (oppure in -o) che hanno però mantenuto dal latino medievale – ...
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I cognomi più frequenti che terminano con i tipici suffissi -aldo sono Castaldo e Rinaldi, con -ano Romano e Mariani, con -ardo Lombardo e Lombardi, con -ato Amato e Donati, con -ello Aiello e Martinelli, con -etto Moretti e Marchetti, con -ino Marino e Mancini, con -in Visentin, con -one Meloni e Perrone, con -on Zanon, con -otto Miotto e Mariotti, con -uccio Puccio e Bucci, con -utto Dutto e Cerutti, ...
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Perché un piccolo paese italiano viene definito borgo? Sembra un quesito banale, visto che la parola è utilizzata molto. “Splendido borgo", spesso con l’aggettivo “medievale”, è la locuzione più usata [...] città. Dal 10° secolo il termine indica due distinti tipi di formazioni territoriali: un aggregato di case nel suburbio o nello spazio tra una più antica cerchia di mura e una nuova difesa (muro o fossato); un centro rurale fortificato anche solo da ...
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I cognomi italiani non si contano... Nel senso che sono tanti ma sono anche impossibili da contare. Come? dirà qualche lettore: con tutte le banche dati, le tecnologie informatiche, l’intelligenza artificiale [...] occupa una stanza intera. Ciò che preoccupò non poco la consorte dello studioso, che vide improvvisamente ridursi lo spazio vitale della sua casa. L’informazione viene direttamente dalla figlia dello scomparso glottologo, Grazia De Felice, durante ...
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È troppa la cosiddetta censura utilizzata dalle aziende che governano i social network per bloccare testi e altri contenuti ritenuti a rischio? Di certo è seccante; però forse servirebbe un maggiore lavoro [...] di una giovane giornalista e amica – in cui sosteneva che noi "anziani" cronisti dovremmo fare un passo indietro per lasciare spazio alla nuove leve – avevo replicato (sto per usare un giro di parole meno da cronaca nera nel tentativo di evitare un ...
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L'influenza attuata dalle piattaforme dei social network può anche essere indiretta, cioè non esercitata direttamente sui contenuti. Ne fanno le spese soprattutto gli organi d’informazione. Capita quando [...] però provvede a periodici cambi di algoritmo, che costringono anche i media a adattarsi. Al tempo stesso sta riducendo lo spazio dedicato ai risultati organici (ossia degli articoli non sponsorizzati). Lo fa a favore della pubblicità e anche di box ...
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Giuseppe MontesanoTre modi per non morire. Baudelaire, Dante, i greciMilano, Bompiani, 2022 Tutti i prodotti d’un autore di rango meritano ascolto e riflessione, persino i minori, i minimi e i più discutibili. [...] l’aridità spirituale ci assediano e straziano perché l’epoca in cui viviamo è governata da un economicismo esasperato che nega ogni spazio alla poesia (si sorvoli sulla poesia che «fa danzare il cuore» col suo «potere magico»!); che non siamo i degni ...
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Antonella Anedda esordisce con la prima raccolta poetica nel 1989 e fin da subito, dato non scontato, riceve una particolare attenzione da parte della critica, tale da far presupporre la sua permanenza [...] mostra fin dal titolo due tematiche care ad Anedda, lo spazio abitativo (diverso da quello domestico) e la dimensione simbolica dell di poesia in prosa dove le vastità delle geografie diventano spazi per parlare, ancora della Storia, del tempo, delle ...
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Giuseppe MontesanoTre modi per non morire. Baudelaire, Dante, i greciMilano, Bompiani, 2022 Tutti i prodotti d’un autore di rango meritano ascolto e riflessione, persino i minori, i minimi e i più discutibili. [...] l’aridità spirituale ci assediano e straziano perché l’epoca in cui viviamo è governata da un economicismo esasperato che nega ogni spazio alla poesia (si sorvoli sulla poesia che «fa danzare il cuore» col suo «potere magico»!); che non siamo i degni ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.
spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, psicologico, geometrico, fisico, astronomico,...
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, fondano Stati e città, e in ogni caso...