Scritta nel 1917 su libretto di Giovacchino Forzano, Suor Angelica fu rappresentata per la prima volta (insieme a Il tabarro e Gianni Schicchi) il 14 dicembre 1918 al Metropolitan Opera House di New York, [...] voce con malinconia si muove dall’acuto al grave, per vivere pochi attimi, in uno stato alterato di coscienza, uno spazio d’amore dove il figlio le sembra essere con lei («Quando potrò vederti? / Dimmi! Dimmi!… / potrò baciarti? / Baciarti!…Amor mio ...
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Certo che esiste. Il Nuovo De Mauro definisce in questo modo l’avverbio: «Dal punto di vista aziendale». Si può anche aggiungere che l’avverbio può significare anche ‘nell’àmbito aziendale’. Secondo il [...] , come il Vocabolario Treccani.it, non mettono a lemma gli avverbi modali in -mente per ragioni di risparmio di spazio, fidando sul fatto che gli avverbi siano facilmente ricavabili dall’aggettivo base dal quale derivano, a patto che l’avverbio ...
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L’immagine, o forse il cliché, dei poeti o degli scrittori che si muovono a loro agio nel mondo della letteratura dopo aver attraversato percorsi formativi e habitat professionali molto diversi, o nettamente [...] è più una guida sicura al genere testuale, né un’indicazione sempre attendibile delle chiavi di lettura da applicare. Gli spazi bianchi non sono più i binari eterei, verticali e orizzontali, all’interno di cui scorre la costruzione ritmico-semantica ...
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Morena RosatoL’uso comunicativo delle parentesi nei Canti e nelle Operette moraliin AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteraturaa cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo [...] L]e inserzioni parentetiche provocano discontinuità nell’enunciato. Ne spostano o cambiano radicalmente le coordinate (di persona – spazio – tempo), creando stratificazioni discorsive. Producono effetti polifonici: intrecci di voci o di toni. Attuano ...
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Originariamente, la conversazione con Marco Biraghi, Professore ordinario di Storia dell'Architettura contemporanea al Politecnico di Milano, avrebbe dovuto essere parte integrante di un programma speciale [...] di un pittore. Individuava il problema nell'arte contemporanea che finiva col parlare di sé stessa, occupando qualsiasi spazio critico e diventando nei fatti un parlare critico al quadrato. Oggi sono questioni pienamente tesaurizzate, se pensiamo ai ...
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Il nome proprio può indicare, in funzione di coordinate cronologiche e diatopiche, anche un tipo psicologico o sociale ben determinato. Il degrado socionomastico che può subire una forma è sovente riflesso (ed eventualmente alimentato) dalla letteratura. Bruno Porcelli, a lungo presidente dell’associazione Onomastica & Letteratura, sosteneva che il Boccaccio, attribuendo i derivati di Giovanni ai personaggi ...
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Sandro Gobetti, alias Rankis («appassionato ricercatore sociale, osserva da sempre lo spazio urbano e le culture metropolitane»), propone un viaggio “spazio-temporale” in una periferia speciale di Roma. [...] (che invece è un luogo tipico dei paesi e delle città italiane) e per lo più sembra essere concepito come spazio di frammentazione urbana e sociale. A questo rischio invece rispondono i cittadini che si organizzano sin da subito, per rivendicare ...
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Un remoto presenteIn Camminando (Roma, Edizioni Il Labirinto, 2023, p. 126, con uno scritto di Rita Iacomino), Francesco Dalessandro riunisce ventisei testi scritti fra il 1984 e il 2018, mai raccolti [...] caso, bastano ad attivare la coscienza di una durata in cui ciò che è passato costituisce «un remoto presente». Uno spazio apertoAll’unità fra passo, respiro e verso dà forma «una colata metrica... fatta di piedi in corsa»; così definisce Gianfranco ...
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Scrive Walter Benjamin nel suo saggio su Parigi che all’interno della società moderna la dimensione dell’interieur, ossia dello spazio vitale e privato della classe medio-borghese, entra in profondo contrasto [...] – offrendo, spuntini, pasti e bevande – ben sapendo che essa è sì luogo di un’intimità familiare, ma anche lo spazio di rappresentazione simbolica, di conflitto e negoziazione delle parti, che nel romanzo di Siti sono associati alla riflessione sulle ...
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Emerso con notevole probabilità nel I sec. d. C. in Asia Minore, sopravvissuto almeno fino al IV sec., fonte di ispirazione per autori successivi come Nonno, rivisitato nella Persia medievale e a Bisanzio, [...] sorta di indeterminatezza nelle descrizioni, di cui si è detto, sia conseguenza del fatto che il mare è soprattutto uno spazio mediano, che serve da una parte come collegamento tra le varie città e luoghi della terraferma in cui si concentrano le ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.
spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, psicologico, geometrico, fisico, astronomico,...
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, fondano Stati e città, e in ogni caso...