Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , da dove tornò presto ad Atene. Rimastovi qualche tempo, iniziò il primo dei suoi viaggi maggiori, che secondo divenire e che in sé comprende le determinazioni della materia e dello spazio. Poiché nulla è più bello del "vivente", il mondo, opera ...
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Fisica e tecnica
C. elettrici
Insieme di elementi, detti componenti circuitali, connessi fra loro in modo da poter divenire sede di correnti elettriche. Per c. elettrico può anche intendersi, più in generale, [...] magnetico generato da un solenoide toroidale (il c. si riduce allo spazio interno del toro), mentre è aperto il c. del campo generato banche per conto del commercio ritorna entro breve tempo alle banche stesse.
circuito C. economico Espressione con ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] teoremi di una geometria che egli denominò in un primo tempo "anti-euclidea" (geometria non euclidea). G. temeva di allacciamento di due linee chiuse, λ, μ, giacenti nello spazio ordinario e prive di punti comuni (v. concatenato); precisamente, tale ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] di contrappuntista: la sorprendente Kunst der Fuge. Negli ultimi tempi lo colse la cecità; suo ultimo componimento fu un corale a specchio d'un disegno mentale che non soffre angustia di spazio né di materia. Essa congiunge alla norma d'una regola ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] amori, delle amicizie dissolti nel frantumio della personalità, sono ormai contemplati sub specie aeternitatis, quasi fuori del tempo e dello spazio; e quel realismo allucinato lievita in simbolo, in allegoria, fino a sfiorare il "mistero". Il che ...
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Òssola, Carlo. - Filologo e critico letterario italiano (n. Torino 1946). Professore emerito nel Collège de France di Parigi, cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina, socio dell’Accademia [...] corti in Europa: Autunno del Rinascimento: “Idea del tempio dell’arte” nell’ultimo Cinquecento (1971); Dal “ ). Alla topica dei testi e delle idee, ai confini dello spazio letterario e delle figure che lo interpretano sono dedicati Figurato e ...
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Antropologo francese (Poitiers 1935 - ivi 2023). Noto per le sue ricerche in Africa occidentale, è passato poi ad occuparsi di un’antropologia dei mondi contemporanei e della dimensione globale e cosmopolita [...] ha elaborato la teoria dei "nonluoghi" come spazi estranianti e deculturalizzati che giacciono concettualmente all'estremo temps en ruines (2003; trad. it. Rovine e macerie. Il senso del tempo, 2004) e di La mere d’Arthur (2005; trad. it 2005). ...
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Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere [...] del tutto personale: all'interno della scansione modulare della pilastratura in acciaio, M. organizzò uno spazio continuo, aprospettico, legato ai tempi e all'occasionalità del percorso; i piani liberi che lo racchiudono sono studiati secondo le ...
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Architetto (Richland Center, Wisconsin, 1867 - Phoenix, Arizona, 1959). Dopo aver studiato ingegneria per due anni all'università del Wisconsin, nel 1887 si trasferì a Chicago dove iniziò la collaborazione [...] alla residenza estiva di W. e della sua scuola. In quell'arco di tempo realizzò i Midway Gardens (Chicago, 1914) e, a Tokyo, l'Imperial Hotel , Penn., 1936), in cui l'articolazione dello spazio interno tende a fondersi con la natura circostante anche ...
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Pittori (Hubert: m. Gand 1426; Jan: Maaseik 1390 circa - Bruges 1441). Mentre è controversa l'opera di Hubert, che alcuni studiosi ipotizzano perfino come una personalità di fantasia, ma che nell'iscrizione [...] a straordinaria penetrazione: e il suo svolgimento può studiarsi in una serie di dipinti, eseguiti entro un breve spazio di tempo (cosiddetto Timoteo, 1432, nella National Gallery di Londra; Uomo col turbante, 1433, ivi; Ritratto della moglie, 1439 ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...