L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] in unione con uno dei culti che si svolgevano negli spazi retrostanti del santuario. Di quel dibattito, al di di cui mantenne l'orientamento. Essendo l'Ara della Regina il tempio poliadico per eccellenza, è possibile che in esso si siano ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] del mantello, conservata in S. Maria della Scala, ridisegnata secondo lo stile della pittura senese del tempo, veniva così a racchiudere lo spazio per le assemblee e lo stesso palazzo, estendendo la sua efficacia protettiva a tutti gli abitanti. L ...
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Vedi CORINTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORINTO (Χόρινθος, Corīnthus)
B. Conticello
A. Stucchi
Famosa città della Grecia antica, circa 7 km a S-E della città moderna sorta dopo il terremoto del 1858 [...] da una fila di botteghe con un colonnato anteriore, che lasciava al centro uno spazio libero per una grande scalinata che portava dal piano dell'agorà alla quota del tempio. Le botteghe furono costruite all'inizio del I sec. d. C., e restaurate nel ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I popoli dell'area medio-adriatica
Gianluca Tagliamonte
I popoli dell’area medio-adriatica
Con l’espressione “cultura medio-adriatica”, introdotta nella letteratura [...] santuari, ma non solo essi, che nel corso del tempo vengono assumendo dignità architettonica e forme monumentali. Già nel III carattere collettivo e sociale che nei centri urbani avevano spazi e sedi specifiche. Nello stesso periodo, per effetto del ...
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SASSANIDE, Arte
Red.
D. Schlumberger
Red.
L'arte S. prende nome dalla discendenza di Sāsān, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Pèrside (Fars), un nipote del quale, Ardashīr Papakan, dopo [...] nella Commagene.
L'arte parthica si ispirava all'arte moderna del tempo, che era l'arte greca. Questo rapporto di dipendenza cessa concepisce la bellezza essenzialmente come luce e come spazio e nasconde, per esempio, le strutture architettoniche ...
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NUDO
G. Becatti
Nell'arte antica, come nell'arte di tutti i tempi, il n. non può considerarsi quale un aspetto a sé stante del fenomeno estetico, così come non possiamo isolare quello del panneggio, [...] che porta ad atteggiare liberamente l'immagine nello spazio, viene accompagnata e sorretta da un'incessante considerare le cose seriamente e ricordarsi che non è passato molto tempo da quando i Greci trovavano vergognoso e ridicolo, come ancor oggi ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] metà del V secolo Angli, Sassoni e Iuti, un tempo impiegati come mercenari nel continente, si affrancarono dalla sovranità romana intrecciato o di torba con rivestimento di argilla; lo spazio interno era spesso suddiviso in tre navate e coperto da ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] non è ammessa. Le strutture architettoniche aggiunte dilatano l'accesso allo spazio sacro, per isolare e racchiudere in esso ogni attività connessa alla visita al tempio (dal pasto alla danza cerimoniale), collocandola in una dimensione rituale ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] sacerdoti che le consacravano con rituali appositi. Secondo questi testi nel tempio di Dendera vi erano 162 tipi di statue, che variavano in l'andare del tempo l'accumulo di tali oggetti e monumenti era tale che per esigenze di spazio essi venivano ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] (Ch.J. Thomsen, O. Montelius), nelle isole britanniche, in Germania e alla possibilità di seguirne, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione e gli spostamenti durante la convulsa fase delle migrazioni. Tuttavia questa impronta di origine, anche se ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...