ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] in bianco, quale che ne sia stata la ragione, lo spazio di tre righe che doveva accogliere il parere da lui espresso. nel De vulgari eloquentia, dove la locutio vulgaris, in quanto è prodotto di natura, è detta più nobile del latino, che, secondo ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] merce, la pubblicità è il necessario propellente del prodotto letterario. Di qui un colpo di genio: nell ispirazioni nuove" per la sua mietitura poetica. Il soggiorno pescarese durò lo spazio di un'estate: la nuova meta non era Firenze, come il suo ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] la parte dominante che gli aveva attribuito finora. Ma già il breve spazio di tempo - un anno appena - in cui sarebbe avvenuta non con chiarezza nella visione che egli ebbe del Vespro, prodotto dell'"indole del sicilian popolo... della quale ognun può ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] sono i due grandi margini neri in cui si illumina lo spazio narrativo del Cortegiano. Nella trama dell'opera la sala dei , sia una facoltà omologa tanto al modello quanto al prodotto. Ora questa nuova struttura significante è quella che si ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] del Rifacimento (I, XIV, 22 ss.), laddove nello spazio di una breve lettera poetica (il sonetto A Giovan Marìani tortuosità - che ostacola la smania di evasione del prigioniero. Prodotti inerti di un mondo vegetativo, vivono nello "sguazzo" "fagioli ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] , a splendere a mo' di anticipo del riscatto nazionale prodotto, appunto, dalla coerenza del pensare e dell'agire, mentre agguantare la fortuna, quanto per evitare mosse avventate in quel minimo spazio di manovra che all'uomo è concesso. Di per sé, è ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] p. 154). Etica peraltro aperta alla dimensione sociale: "gli uomini sono prodotti da Dio a giovare e a dilettare gli altri uomini, ciascuno in definibili dal critico, non rimane alcuno spazio per una interpretazione neoplatonica del Canzoniere, che ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] vocazione" - già forte a Padova - era venuta meno. Quel che ha prodotto è racchiuso nel "piccolo libro" delle Rime che ogni tanto il G. di propria servitù), per proprio conto, in un proprio spazio "né angusto, né privo di eleganza", dove "rifugiarsi ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] pause di numerose altre attività, non poteva essere prodotto interamente individuale. Se nella prima edizione figuravano poche F. il genere dell'elogio approda ad un suo spazio peculiare, intermedio tra quello dell'orazione celebrativa e quello ...
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Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] le quali le cose del mondo, sparse nel tempo e nello spazio, oscure e fuggevoli, restano fissate e dipinte in una chiarissima prospettiva sempre un prerequisito, in nessun caso un prodotto dello svolgersi delle vicende.
Influisce indubbiamente sulla ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
vettoriale
agg. [der. di vettore]. – 1. In matematica e in fisica, inerente a vettori: grandezza v., in contrapp. a scalare (o grandezza scalare), grandezza caratterizzata, oltre che da un valore numerico, anche da una direzione e da un verso,...